Il museo archeologico di Sarno celebra la Pasqua con due mostre curate dalla direttrice, Emilia Alfinito. Da giovedì 13 aprile, alle 18 (fino al 5 maggio). Nelle sale recentemente recuperate al piano terra di Palazzo Capua, sede del museo, verrà presentata “Solo natura umana. Rituali funerari nella Valle del Sarno”, ricostruzione con straordinari reperti di una delle tombe rinvenute durante la campagna di scavo del 2002 nella necropoli di San Marzano sul Sarno, testimonianza dei rituali funerari che accompagnavano i defunti nel delicato trapasso nell’aldilà.
Nella seconda esposizione, I paputi. Fotografie di Raffaele Tedesco che raccontano l’antico rituale delle confraternite di Sarno, durante la giornata del venerdì santo. Alle prime luci dell’alba, partono da ogni chiesa le congreghe di incappucciati e sfilano per il paese, visitando le chiese in cui è allestito l’altare per l’adorazione dell’Eucarestia. E cantano le antiche preghiere davanti al sepolcro.
Gli eventi sono organizzati in collaborazione con il Comune di Sarno, assessorati alla cultura e al turismo, e la pro Loco di Sarno. Intervengono: Antimo Cesaro, Anna Imponente, Emilia Alfinito, Serena De Caro, Giuseppe Canfora, Vincenzo Salerno, Dea Squillante.
Nel museo sono custoditi i reperti degli scavi archeologici della Valle del Sarno. I ritrovamenti esposti vanno dall’età preistorica sino al periodo medievale. Molti sono i corredi funerari provenienti dalle necopoli del territorio. Notevoli le ricostruzioni delle tombe a cassa -di età ellenistica, seconda metà del IV sec. a.C.-, rinvenute in località Galitta del Capitano, con pitture funerarie mirabilmente conservate che rappresentano scene caratteristiche quali il “ritorno del guerriero accolto dalla famiglia”.
Per saperne di più
http://www.polomusealecampania.beniculturali.it/index.php/il-museo-sarno