Edizioni Croce/ “Moti d’inerzia”: Mariagrazia Spadaro Norella racconta la vita in periferia

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Mariagrazia Spadaro Norella porta i lettori nelle periferie di Roma con il suo libro “Moti d’inerzia”, un’opera narrativa che esplora storie di vita intensamente umane. Attraverso una varietà di personaggi vividi, l’autrice affronta temi complessi e provocatori come l’incapacità di amare, l’abuso sessuale, le illusioni, la ricerca dell’ideale di bellezza, e la sessualità.
Il romanzo si apre con “Il disegno del ragno”, dove una giovane ragazza entra nel mondo oscuro della prostituzione per realizzare il suo sogno di diventare una rinomata tatuatrice. Questa narrazione si intreccia con storie di dolore e di ricerca personale, come quella di Mattia in “Il mangiafuoco”, che lotta con il proprio passato turbolento cercando redenzione e amore materno.
Le trame del libro sono tessute con una maestria che non lascia nulla al caso, esplorando la sessualità in modo diretto e aperto. “Ulisse e Polifemo” è un racconto particolarmente potente, dove l’ossessione sfocia in un dramma traumatico e violento.
Le ultime storie, “La voce” e “Composizione”, offrono una panoramica emotiva dalla prospettiva di diversi membri di una famiglia, esplorando l’amore, il sacrificio, e l’eredità attraverso le generazioni.
“Moti d’inerzia” di Spadaro Norella è un’opera che incanta e disturba, offrendo una profonda riflessione su come gli individui e le loro storie si intrecciano in una narrazione di lotta e speranza. È un libro che lascia i lettori con riflessioni durature sulla natura umana e sul potere redentore dell’arte e dell’amore. (Miriana Kuntz)
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