Omaggio a Guido La Regina. Colori e geometrie mediterranee. Da domenica 6 maggio (fino al 6 giugno) alle 11.00, a Castel Sant’Elmo, nella chiesa di Sant’Erasmo sulla Piazza d’armi. L’esposizione è promossa dal Polo museale della Campania e curata da Anna Imponente, direttore del Polo museale, Anna Maria Romano, direttore del Castello con Simonetta Baroni, storico dell’arte. Un evento realizzato in collaborazione con l’associazione Amici di Capodimonte.
La prima retrospettiva che la sua città d’origine dedica all’artista vuole colmare un vuoto senza avere la pretesa di essere esaustiva. Le tappe su cui si concentra sono la formazione, la sua espressione artistica raggiunta a Roma, dove si trasferisce nella seconda metà degli anni quaranta, l’influsso delle avanguardie storiche del primo dopoguerra., quel suo astrattismo geometrico dall’intensità mediterranea che lascia , tuttavia, spazio al magma oscuro dell’esistenza.
In occasione della mostra romana dedicata all’artista al Complesso Monumentale di San Michele a Ripa nel 1989 il critico Giulio Carlo Argan sottolineò: «La Regina non nega l’emozione, né si nega all’emozione; anzi, considerandola come il momento più pieno e autentico dell’esistenza, ne vuole indagare e definire la struttura. Forse la sua pittura recente non è che un’analisi dell’emozione, delle condizioni in cui essa può conservare un valore o una forza di creazione, del significato che essa può avere (come momento attivo e creativo), in una condizione di coscienza e di cultura che, come l’attuale, tende a screditarla e distruggerla».
La Regina nasce a Napoli nel 1909 da Annibale, pittore, e Elvira Venanzi. Si forma all’istituto d’arte, ma anche frequentando lo studio di Vincenzo Gemito e la libreria dell’editore Casella, punto di ritrovo di artisti e intellettuali dove conobbe Marinetti, Depero, Fillia e si avvicinò all’esperienza del secondo Futurismo.
Dopo un’esperienza parigina, nel 1931, è di nuovo a Napoli per insegnare storia dell’arte e disegna scenografie per il teatro San Carlo; non aderendo al Sindacato fascista di belle arti, non gli era permesso si essere presente alle esposizioni artistiche ufficiali ma nel 1933 inaugura la sua prima personale di grafica al Circolo della Stampa.
Un artista dal respiro internazionale, invitato dalla gallerista Myrtle Tode negli Stati Uniti e impegnato negli anni sessanta come docente all’università di Damasco in Siria. E dopo aver insegnato a Catania fino a 1974, torna nella capitale dove resta fino alla morte avvenuta nel 1995. Le sue opere figurano in diverse pinacoteche, tra le quali il Wallraft Museum di Colonia e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma,
Alla mostra napoletana saranno esposti cataloghi e documenti dell’epoca e verrà trasmesso un video dedicato alle tappe fondamentali della sua vita e della sua ricerca artistica. In questa occasione la famiglia donerà al museo del Novecento l’opera “Astroni” realizzata nel 1963.
In foto, Castel Sant’Elmo e una delle opere che sarà in mostra
Omaggio a Guido La Regina. Colori e geometrie mediterranee
Ingresso gratuito per i visitatori, in occasione della manifestazione Domenica al museo
Castel Sant’Elmo
Napoli, Via Tito Angelini, 22
Tel 081 2294 449
orari: 9.30 alle ore 17.00; ultimo ingresso ore 16.15 (martedì chiusa)