Poetè10&lode. Dieci anni di letture e libertà. Letture poetiche (e non solo) infuse di teina al Chiaja Hotel de charme (via Chiaia, 216). Parte la decima edizione del salotto letterario diretto da Claudio Finelli, con un fitto calendario di appuntamenti pomeridiani (tutti a ingresso gratuito, con inizio alle 18.30), che da ottobre a maggio, animeranno l’elegante salotto del Chiaja Hotel De Charme.
Anche quest’anno la manifestazione, con uno sguardo privilegiato alle discriminazioni fondate su identità di genere e orientamento sessuale, presenta libri e autori che attraversano o raccontano storie che, altrimenti, resterebbero nell’ombra. Storie che sono dimenticate e tenute ai margini. Storie che sembra riguardino solo alcuni mentre, invece, riguardano tutte e tutti. Tutte e tutti coloro che credono nei valori dell’amore, della solidarietà e dell’inclusione.
Ha aperto la rassegna, l’ultimo giovedì di ottobre, Eduardo Savarese, Le cose di prima. La storia è quella di Simeone, un adolescente colpito da distrofia muscolare, i tratti del melodramma sembrano aver preso il sopravvento. La malattia si rivela in tutte le sue penose limitazioni e in tutti i suoi contrasti mentre le «cose di prima» appaiono ormai improbabili e quasi esotiche.
Altri ventitré appuntamenti fino a maggio: saranno presentati ben 32 libri, che attraversano tematiche e generi diversi, dalla narrazione drammatica a quella comica e paradossale, dalla saggistica di genere fino alla scrittura cronachistica di chi ha sfidato i clan mafiosi e a testi nati per la messinscena.
«Dieci anni: un anniversario importante — racconta il direttore artistico Claudio Finelli —, un punto d’arrivo, dal quale guardare con orgoglio a questo viaggio iniziato per caso nel lontano 2008. Un punto da cui ripartire, con sempre maggiore consapevolezza, per creare spazi di libertà e condivisione evocando memorie, voci e suggestioni. In dieci anni, Poetè ha cercato le chiavi più efficaci per aprire l’uscio del nostro immaginario e popolarlo di sogni, di emozioni, di consapevolezze e di illuminazioni perché – come ha insegnato Walt Disney – “Se puoi sognarlo, puoi farlo” e con Poetè noi abbiamo sognato e continuiamo a sognare un mondo più giusto e inclusivo e lo abbiamo sognato e continueremo a sognarlo a partire da una storia che ci renda finalmente tutte e tutti protagonisti. È vero, noi sogniamo ad occhi aperti, con un libro in mano. Ma non siamo visionari, siamo solo costruttori di una nuova narrazione. Una narrazione felice per tutti, una narrazione senza pregiudizi, una narrazione di verace umanità».
Come accaduto nelle precedenti edizioni, Poetè intende mettersi sulla stessa lunghezza d’onda del Mediterranean Pride of Naples 2018, un Pride dedicato alla fratellanza, alla sorellanza, alla solidarietà perché solo costruendo e determinando una società più solidale, potremo vivere in un mondo in cui l’amore trionfa finalmente sull’odio, sulla cattiveria e sulla prevaricazione.
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