Next Generation di Giffoni Innovation Hub. Si conclude la sesta edizione dell’iniziativa che si conferma incubatore di idee e progetti. Piante e fiori che sui social diventano come influencer e app che si trasformano in“salvadanai” per contenere i compensi dati dai genitori in cambio di faccende domestiche, o magari un buon voto a scuola.
Giorni intensi di lavoro del Dream Team per poi svelare i risultati dei prodotti sui cui hanno lavorato alla presenza, tra gli altri, di Paola Pisano, ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione e di Anna Laura Orrico, Sottosegretario al Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Una sfida e un’opportunità per i giovani e le ragazze di mettere in pratica le competenze digitali e i valori umani che grazie a Giffoni (nella foto la presentazione dei progetti) vengono vissute in maniera unica e indimenticabile.
Tante le esperienze di queste due settimane della rassegna sull’arte dell’innovare. Dalle Masterclass Impact, a cui hanno partecipato 80 giovani dai 18 ai 26 anni, fino al lavoro del Dream Team. Quindici talenti under30 si sono misurati su sfide dell’economia futura lanciate loro da alcuni dei partner dell’evento, ossia Bayer e BPER Banca.
Tre squadre alla prova. Il primo gruppo ha ipotizzato la creazione di BPER Smile, un sistema che possa implementare il welfare dei dipendenti della banca. Per la serie dipendenti più felici, clienti più soddisfatti.
Il secondo, invece ideato un’app che potrebbe rispondere alle esigenze di adulti e piccoli. Si tratta di YGen, app che fa incontrare la richiesta dei genitori di fare piccole commissioni casalinghe e la disponibilità dei ragazzi che in cambio ricevono, via App, un compenso in denaro. Sull’onda del gioco ma anche della consapevolezza che i ragazzi possono acquisire nel come gestire le proprie finanze.
La terza soluzione di BPER Banca trovata dai dreamer è BYou, app che racchiude al suo interno una serie di servizi accessori e tramite la quale i clienti possono fare diverse cose: dal trovare il professionista in grado di fare delle riparazioni in casa al prenotare la propria vacanza. Con una serie di aiuti pratici per ricevere finanziamenti a tasso zero per coprire le spese eventuali.
Bayer invece ha interrogato i ragazzi sul Digital farming partendo da una premessa: entro il 2050 saremo circa 10 miliardi sulla terra. Miliardi di persone da sfamare, possibilmente in maniera sostenibile. Il tutto in un contesto che vede l’agroalimentare diventare sempre più digitale.
Si prospetta dunque un futuro dell’agrifood in cui l’innovazione e una giusta comunicazione possono avere un ruolo di primo piano.
#Piantala è una sorta di scatolina digitale con una serie di semini al suo interno che affidata ai ragazzi rende l’agricoltura più social. I semini vanno piantati e coltivati, seguendo delle pratiche istruzioni, e la vita della piantina va in qualche modo “documentata” sui social.
Il secondo team per Bayer ha ipotizzato la creazione della cosiddetta Cilento Farm Hub, una realtà che possa unire varie anime che vedono una sorta di farming experience, convinti che il provare in prima persona cosa significhi il lavoro dell’agricoltore potrebbe fare la differenza, coordinato con app di gaming e tanto altro.