Appuntamento con il palcoscenico al Carditello Festival. Domenica 13 settembre alle 19 conferenza su “I teatri a Napoli dalla seconda metà del ‘500 al ‘700”, con Mariarosaria Passante, docente di diritto e legislazione dello spettacolo”al Conservatorio “Nicola Sala” di Benevento. Ma anche visite e degustazioni.
Alle 20.30 , invece, si alza il sipario sull’intermezzo buffo “La furba e lo sciocco” con l’Orchestra “La Real Cappella di Napoli”, diretta dal maestro Ivano Caiazza, con la regia di Filippo Zigante, le coreografie di Fabio Gison e l’allestimento di Giuseppe Zarbo.
Un appuntamento all’insegna della commedia dell’arte e della grande musica con il sostegno della Regione Campania attraverso Scabec SpA, nell’ambito della kermesse organizzata dalla Fondazione Real Sito di Carditello guidata dal presidente Luigi Nicolais.
L’opera di Domenico Sarro – compositore alla cui felice mano si deve l’Achille in Sciro, che il 4 novembre 1737 inaugurò il Real Teatro di San Carlo, edificato per volontà di Re Carlo di Borbone – appartiene a quel genere denominato “opera buffa”, che a Napoli trovò felice sodalizio con la musica, destinato a trionfare e a diffondersi nelle più importanti capitali d’Europa.
Al Carditello Festival ci sarà anche l’associazione culturale NarteA . Sabato 12 settembre alle 19 e domenica 13 alle 18.30, l’associazione presenterà l’evento Condannati – I delitti della Storia (foto), scritto da Febo Quercia e Antimo Casertano, quest’ultimo anche interprete con Luigi Credendino, Daniela Ioia, Irene Grasso.
NarteA animerà il Bosco dei Cerri della borbonica tenuta di San Tammaro, con vicende di condannati noti e meno noti della Storia: l’eretico Giordano Bruno, l’assassina per amore Giuditta Guastamacchia, la piccola siciliana Angelina Romano e il rivoluzionario giacobino Michele ‘o pazz si offriranno ad nuovo processo.
«Questo nuovo lavoro parte da una riflessione sulla giustizia sommaria – spiegano Quercia e Casertano. Abbiamo voluto interrogarci e interrogare la Storia su quanto valga la vita umana: quali sono i limiti oltre i quali un uomo non può spingersi? Per farlo abbiamo adottato punti di vista diversi, dando voce a chi come Giordano Bruno è stato già assolto e a chi, come la piccola Angelina Romano, non ha mai avuto voce. La pena di morte è una soluzione troppo estrema persino per una donna efferata come Giuditta Guastamacchia, dentro il cui cuore si celano motivazioni che hanno diritto di essere ascoltate e comprese. Poi c’è chi come Michele ‘o pazz è stato ucciso per un ideale di cambiamento. Per quella rivoluzione a cui Napoli non era ancora pronta. Voci e nomi che ci restituiranno una visione della giustizia ricca di contraddizioni: al pubblico rimanderemo invece il giudizio su ciascuno di loro».
Info e prenotazioni a 339 7020849 – 333 3152415. Il costo del biglietto è di 12 euro (comprensivo della visita guidata al sito prevista a partire dalle 18).

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