I progetti dalle spalle forti hanno le gambe lunghe. Come quello ideato e avviato dall’artista Luigi Filadoro, presidente dell’associazione étant donnés, fondata nel 2004.
Bambini e musei. Cittadini a regola d’arte è un innovativo modello didattico che punta a coinvolgere le scuole, attraverso laboratori in aule dove la bellezza è a portata di mano, ovvero le sale museali. Così l’arte diventa uno strumento per comunicare, creare insieme, rispettare gli altri, costruendo comunità.
E domani, giovedì 28 aprile, nel complesso di San Domenico Maggiore di Napoli, alle 10, parte la prima tappa della seconda edizione della mostra, Bambini e Musei. Cittadini a regola d’arte. Un esposizione in divenire, che sarà ospitata successivamente dalla Fondazione Real Sito di Carditello e poi sarà riallestita a Roma e a Bologna.
Questa edizione, oltre ai racconti visivi dei musei realizzati da bambini e ragazzi di varie scuole dell’area metropolitana e della zona est di Napoli (Museo e Certosa di San Martino, Museo Madre, Museo Ferroviario Nazionale di Pietrarsa), presenta lavori concepiti intorno alla performance
e alle poetiche di artisti contemporanei.
Sarà coinvolto anche il pubblico, che troverà fogli e colori per lasciare segni e forme su un muro della creatività, in parte già installato in mostra e realizzato dagli allievi di tutte le scuole coinvolte. Il muro si arricchirà nelle altre sedi dove la manifestazione sarà ospitata con contributi di altri/e visitatori/trici, bambini/e e ragazzi/e.
Inoltre, i bambini e le bambine dell’IC 87° Pertini Don Guanella proporranno il risultato di un’azione intitolata Balloon crash: protagonisti/e di una “guerra” armata di palloncini riempiti di colore che hanno infranto su un grande foglio di carta, dando vita a un vero e proprio spettacolo teatrale di pittura
La performance, ispirata alle azioni di Shozo Shimamoto, esponente del movimento contemporaneo giapponese Gutai (prima della sua scomparsa nel 2013 spesso ospite a Napoli, invitato dalla Fondazione Morra,) si è svolta nella scuola nei primi giorni dello scoppio della guerra in Ucraina.
Gli allievi e le allieve della scuola primaria dell’IC Garibaldi di Aprilia visiteranno la mostra e costruiranno, in gruppi, barche origami con fogli trasparenti PVC di grandi dimensioni.
E, ancora, saranno esposti i lavori di un percorso laboratoriale condiviso da 10 scuole del territorio partenopeo con la collaborazione dei servizi educativi del Museo Archeologico Nazionale di Napoli (nel 2017) su Joseph Beuys, artista tra i più originali del XX secolo che ha posto all’attenzione questioni sociali molto attuali.
Altra artista contemporanea presente è Tomaso Binga/Bianca Menna, salernitana, iconica performer invitata all’edizione corrente della Biennale di Venezia, nota alle scene dell’arte dai primi anni ’70 del secolo scorso con irriverenti performance e azioni di scrittura desemantizzata, una sorta di scrittura automatica per sovvertire le regole linguistiche fino a promuovere una liberazione dal significato stesso delle parole, ottenuta tramite l’illeggibilità.
La mostra presenta pure l’itinerario realizzato da Elisa Argentesi (smallfryfactory di Bologna) sull’ Alfabetiere Murale del 1976 che sarà pubblicato a breve dalla casa editrice bolognese Artebambini.
Infine, Kimmy Cantrell, artista americano autodidatta che si diverte a sviluppare variazioni su temi ricorrenti dell’iconografia artistica (volti, nature morte, nudi e pesci) rielaborati attraverso sculture autoportanti e collage di nature morte dove l’asimmetria sfida le tradizionali definizioni di bellezza ha ispirato la realizzazione di imprevedibili maschere di creta fatte da bambini del 38° Circolo didattico di Napoli.
Le iniziative svolte nell’ambito del progetto “Bambini e Musei. Cittadini a regola d’arte” si rivolgono ad allievi/e di grado d’istruzione diverso in una rete operativa, coinvolgendoli/e in attività di management del patrimonio artistico e culturale e peer tutoring cross level.
Studenti e studentesse del Liceo artistico statale di Napoli parteciperanno all’allestimento e ai laboratori con bambini/e, impegnati/e, poi, nella realizzazione di un video documentario che sarà presentato il 23 maggio durante il convegno conclusivo nella Sala del Capitolo del Complesso museale.
La quarta classe del liceo Gian Battista Vico di Napoli (indirizzo linguistico), accoglierà alla mostra bambini/e e ragazzi/e con visite guidate in inglese, negli spazi espositivi e nell’intero complesso. Si può visitare la mostra dal lunedì al sabato, dalle 10 alle 18.