“Sardegna Isola Megalitica. Dai menhir ai nuraghi: storie di pietra nel cuore del Mediterraneo”. Da oggi fino all’11 settembre il Mann ospita l’unica tappa italiana della mostra internazionale nella sala della Meridiana. Dopo il successo ottenuto a Berlino, San Pietroburgo e Salonicco del percorso millenario tracciato al pubblico (ph Valentina Cosentino).
L’esposizione è promossa dalla Regione autonoma della Sardegna
nell’ambito del progetto pluriennale di Heritage Tourism dedicato
all’archeologia.
Il percorso illustra le antichissime culture megalitiche della
Sardegna, tra cui anche quella nuragica e accende i riflettori sulle sepolture delle “domus de janas”, di epoca neolitica ed eneolitica, e sulle iconiche riproduzioni statuarie di “dee madri”, talvolta veri e propri capolavori artistici.
In primo piano, incredibili architetture dei nuraghi, che hanno
caratterizzato l’Età del Bronzo nell’isola, sulle cosiddette “tombe di giganti”
e sui contatti, a volte imprevedibili, tra civiltà soltanto geograficamente
lontane.
Tra i quasi duecento reperti esposti, provenienti dai Musei
Archeologici Nazionali di Cagliari, Nuoro e Sassari, vi sono i famosi bronzetti nuragici raffiguranti donne, uomini, guerrieri e animali; spade votive; modellini di edifici e navi; monili e vasellame. L’esposizione è arricchita da ricostruzioni e approfondimenti grafici e multimediali per contestualizzare lo straordinario patrimonio megalitico dell’isola.
Eccezionale prestito esposto è una delle celebri sculture in pietra dei
Guerrieri di Mont’e Prama, sulla cui data è ancora in corso il dibattito
tra gli studiosi. Grazie al Ministero della Cultura italiano e alla direzione
del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, il capolavoro, mai prestato
sinora, è ambasciatore di un messaggio di continuità tra le antichissime
culture mediterranee. Una presenza particolarmente significativa, in
un momento in cui le recenti scoperte archeologiche trasmettono
la perenne attualità del nostro passato.
L’esposizione è curata da Federica Doria, Stefano Giuliani, Elisabetta Grassi, Manuela Puddu e Maria Letizia Pulcini, con il coordinamento di Bruno Billeci e Francesco Muscolino. Nel comitato scientifico, Manfred
Nawroth, Yuri Piotrovsky, Angeliki Koukouvou e
Paolo Giulierini.
Per saperne di più
https://mann-napoli.it/