Compie vent’anni, l’Ischia Film Festival. Dal 25 giugno al 2 luglio accoglierà il pubblico nelle tre le sale a cielo aperto del Castello Aragonese. Tra gli ospiti di questa edizione Toni Servillo, a cui andrà l’Ischia Film Award 2022, Silvio Orlando, Matilda De Angelis, Rocco Papaleo, Massimiliano Gallo, Leonardo Di Costanzo, Gigi e Ross.
Si inizia oggi, nel segno delle storie, declinate in registri e linguaggi cinematografici diversi.
Una serata in equilibrio tra il desiderio di riavvicinarsi alla dimensione del sogno attraverso viaggi di celluloide in Paesi vicini e lontani e la necessità di rivolgere l’attenzione ai conflitti che insanguinano il mondo.
La Cattedrale dell’Assunta ospiterà in prima serata il documentario inedito del 1942 “Ischia: l’isola del fuoco” di Rinaldo Dal Fabbro, per la sezione Oltre. Si tratta di un’opera che avvolge lo spettatore in un’atmosfera sospesa, lontana dalla coeva realtà della guerra, in un luogo fuori dal tempo. Un tributo dell’Istituto Luce al ventennale dell’IFF che sarà introdotto dal direttore della redazione editoriale dell’Archivio Storico Luce, Roland Sejko.
Seguirà “Donbass” di Sergei Loznitsa, per la sezione non competitiva Scenari di guerra, che racconta una terra e un popolo impegnati ad imparare a convivere con il dolore. La proiezione sarà introdotta dal critico Gianni Canova in conversazione con la Vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picierno.
Nel piazzale delle Armi sarà ospitata la proiezione del lungometraggio in concorso “Anatolian Leopard” di Emre Kayış, che incontrerà il pubblico del Festival. La plumbea capitale turca è il contesto in cui si muovono i due protagonisti, il direttore dello zoo più antico della Turchia e la sua segretaria. Una storia di segreti ed escamotage per impedire il processo di privatizzazione della struttura.
In seconda serata il film in concorso per la sezione Location Negata “Once were humans” di Goran Vojnović; due uomini che tentano di affrancarsi dalla condizione di rifugiati. Leo, un italiano che vuole lasciare la Slovenia per tornare in Italia, e Vučko, di origini bosniache, che non vuole lasciarla per non sentirsi nuovamente emarginato in un Paese straniero. Per raggiungere i loro scopi dovranno scendere a compromessi.
La terrazza del sole sarà scenario per altre due opere in concorso nell’ambito della sezione Location negata: “A noi rimane il mondo” di Armin Ferrari, che racconta le ramificazioni del lavoro creativo di Wu Ming, il collettivo italiano di narratori militanti e d’avanguardia, e le esperienze emerse dal loro impegno attivo nel plasmare una diversa narrazione degli ultimi vent’anni di controcultura e lotta politica in Italia, e “Singing in the wilderness” di Dongnan Chen.
Quest’ultima racconta la vicenda di due giovani appartenenti a un coro cristiano di etnia Miao che, dopo aver passato secoli nascosto tra le montagne, viene scoperto da un funzionario della propaganda, diventando attrazione nazionale. La vera sfida sarà imparare a conciliare la loro fede, la loro identità e l’amore con la realtà della Cina.
Alle proiezioni in presenza si accede acquistando il biglietto all’infopoint del piazzale aragonese a Ischia Ponte. Info e programma completo sono su www.ischiafilmfestival.it dove, da quest’anno, sarà possibile acquistare i biglietti anche in prevendita online. Inoltre, in occasione del Ventennale, è prevista la speciale iniziativa “Vent’anni, venti omaggi”: ogni mattina alle 10, sulla piattaforma, verrà messo a disposizione un biglietto omaggio per le proiezioni del Festival per ciascuno dei primi 20 utenti che si prenoteranno.
L’Ischia Film Festival è realizzato sotto l’alto patrocinio del Parlamento europeo, sostenuto da Film Commission Regione Campania e dalla direzione generale cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura.