“Homo prospectus. Verso una nuova antropologia” è l’interessante saggio dell’esperto di psicologia generale Martin E.P. Seligman, del filosofo morale Peter Railton, dello psicologo sociale Roy F. Baumeister e dello psichiatra e neuroscienziato Chandra Sripada.
È un’opera che mescola psicologia, filosofia, neuroscienze e antropologia per parlare di una nuova prospettiva da cui osservare l’essere umano: «Una tesi centrale di questo libro è che la capacità di fondare il proprio comportamento sul futuro anziché sul passato è altamente adattativa.
Perciò, qualunque progresso evolutivo nella capacità di prevedere meglio il futuro e di regolare il proprio comportamento di conseguenza dovrebbe conferire un grande vantaggio nel processo di selezione naturale.
In parole povere, creature che agissero sulla base del passato non sopravvivrebbero e non si riprodurrebbero bene come creature capaci di basare le proprie azioni sul futuro».
Per questo motivo gli autori hanno coniato il termine “Homo prospectus” che vada a rimpiazzare “Homo sapiens”: ciò che davvero differenzia il genere umano dagli animali è infatti l’ineguagliabile capacità di orientare le proprie azioni immaginando varie possibilità che si articolano nel futuro; in poche parole la “prospezione”.
Ciò comporta un cambiamento nelle domande che da sempre si pongono gli scienziati che si occupano di comportamento umano; quando il punto focale non diventa il passato o il presente ma il futuro, infatti, è lecito chiedersi: «E se la memoria non fosse un archivio di fotografie, bensì una collezione mutevole di possibilità? E se l’emozione non fosse un’agitazione che nasce dal presente, bensì una guida per il futuro?».
Questo cambio di paradigma comporta a un ripensamento importante di tematiche quali l’apprendimento, la memoria, la percezione, l’emozione, l’intuito, la scelta, la coscienza, la moralità, il carattere, la creatività e la malattia mentale, in quanto non ci si affida allo schema passato-presente ma a un nuovo modello, del quale i quattro autori parlano diffusamente in quest’opera.
Ognuno di loro prende le redini di un capitolo per esporre la propria visione, anche se ci sono comunque i commenti di tutti gli altri; Martin E.P. Seligman, in quanto ideatore del progetto iniziale, si è occupato poi di limare le differenze di stile e di prospettiva.
Il saggio è frutto della mente di quattro luminari nel loro settore, ed è quindi molto denso e approfondito; rivolto soprattutto a chi mastica almeno un po’ la materia, è comunque approcciabile anche da chiunque abbia interesse in questi argomenti e voglia aprirsi a nuove prospettive. La ricca bibliografia alla fine dell’opera permette inoltre di approfondire le tematiche che più hanno suscitato curiosità. (Emanuela Ferri)
Casa Editrice: Hogrefe Editore
Genere: Saggistica
Pagine: 312
Prezzo: 26 euro
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