Edizioni Jolly Roger/ “Zeppelin”, pagine tutte da ridere. Con un serial killer che non ne azzecca una

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È un libro che si legge con piacere. Intrigante, particolare e- a tratti- divertente Zeppelin dello scrittore fiorentino Fabio Gimignani (www.edizionijollyroger.it). Il suo indiscusso protagonista? Un novello e aspirante serial killer che- però- come si suol dire, non ne azzecca non solo una, ma nemmeno mezza!
È un gran pasticcione e non sa- sostanzialmente- cosa fare e cosa dire, dal momento che il ruolo che si sarebbe- e qui l’uso del condizionale è assolutamente d’obbligo-prefissato di svolgere in maniera impeccabile ed esemplare, diventando- magari- uno dei migliori sul campo- non è proprio il suo!
E già da qui state già sorridendo e questo è un bene perché è questa l’intenzione dell’autore non di certo farvi riflettere o spaventare, ma- al contrario- procurarvi un gran divertimento e strapparvi qualche sorriso oltre che qualche sonora risata, tutte cose delle quali oggi più che mai abbiamo tutti quanti, nessuno escluso, un grande, per non dire, proprio infinito bisogno.
Ma torniamo al nostro personaggio che- come avete ben capito- è proprio un bel sfigatello, ergo è lontano anni luce dal potersi anche solo minimamente considerare invincibile, come lui chiaramente avrebbe voluto essere fin dal inizio. No, non ha nulla del grande assassino né tanto meno di un eroe ed è forse anche per questo motivo che – sotto sotto- sta tanto simpatico al lettore!
Ma da che cosa è nata la sua idea di uccidere? Chi o che cosa lo ha fatto arrabbiare a tal punto? Diciamo che la persona in questione possiede nella sua mente e nel suo cuore un odio- a dir poco- sviscerale, e che viene anche da lontano, per una famosissima nota marca di automobili giapponesi, e così pensa bene di combinare qualcosa di cattivo e di sanguinoso per prendersi la sua vendetta.
Una vendetta che vorrebbe gustarsi come si deve ma che, viste le sue indubbie doti di killer, tarderà- forse- ad arrivare? Che cosa combinerà costui? Si metterà nei guai e rischierà lui stesso di perdere la vita o di farsi davvero molto male?
Questo non vogliamo assolutamente svelarvelo, per non togliervi, il gusto della lettura, ma quello che possiamo garantirvi al limone è che questo romanzo dal sapore pulp condito in salsa squisitamente demenziale, una volta acquistato e letto con attenzione, lo consiglierete- e pure di gran carriera- agli amici, desiderosi di leggere qualcosa di nuovo, di irriverente e anche alquanto sorprendente. Come il suo finale che vi lascerà felici e contenti e con una bella richiesta stampata nella vostra mente: per caso arriverà un bel seguito? (Damiano Conchieri)
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