Era il 9 gennaio 1873 quando venne inaugurata a Portici la Scuola superiore di agricoltura fondata alla fine del 1872. Alla cerimonia di apertura partecipò il ministro del settore Stefano Castagnola.
Da quell’istituto di formazione è nato il dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli, oggi luogo di eccellenza nazionale.
Domani i festeggiamenti per ricordare lungo e fulgido cammino che ha visto insieme l’Università, la Reggia di Portici, il territorio e le sue istituzioni.
La cerimonia avrà inizio alle 10 al galoppatoio reale di Palazzo Mascabruno tra storia, memorie, testimonianze e performance teatrali: la manifestazione si aprirà con i saluti, tra gli altri, del rettore federiciano Matteo Lorito, del direttore del dipartimento di Agraria Danilo Ercolini, e del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.
Della storia, della formazione, della scienza in 150 anni dalla fondazione della Scuola fino a oggi parleranno i docenti Stefano Mazzoleni, Domenico Carputo, Paola Adamo e rappresentanti degli studenti delle associazioni studentesche.
Verrà poi presentato il restauro dei saloni della Reggia, riaperti al pubblico proprio in occasione della cerimonia dei 150 anni, dal direttore generale SABAP Luigi La Rocca, dal segretario regionale Teresa Elena Cinquantaquattro, e dalle referenti direzione lavori Brunella Como e Palma Maria Recchia. Parteciperanno alle celebrazioni gli attori Adriano Falivene e Nunzia Schiano, porticese doc. Modererà l’evento Pippo Pelo. Non mancherà l’esibizione della fanfare del X reggimento carabinieri Campania che si esibirà nella Sala Cinese.
Un anniversario importantissimo che festeggia anche la crescita della didattica, della ricerca e del territorio. L’Università (foto) ha ridato ai cittadini e al Paese i luoghi della storia avviando operazioni di recupero e di restauro di aree e sedi di grande prestigio abbandonate al degrado, lavorando in sinergia con tutte le istituzioni. Tutto questo accanto alla valorizzazione della Reggia e la fruizione pubblica degli oltre 35 ettari di parco.
Nel programma delle celebrazioni la mostra Le forme, tra terra ed evoluzione a cura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e l’annullo speciale con bollo emesso da Poste Italiane su cartolina commemorativa, nonché l’Agriquiz passato e presente a cura degli studenti dell’associazione studentesche. Gran finale in concerto, con il coro A.M.A. del dipartimento di Agraria.
Per saperne di più
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