Dinamico Premio Napoli, grazie al nuovo presidente, l’avvocato penalista Domenico Ciruzzi che non ha mai rinunciato alla sua passione per il teatro, da autore e regista. E la sua versatilità la mostra in questo nuovo prestigioso incarico, alla presidenza della Fondazione. Rinasce così un Premio un po’ appassito. Rimesso in piedi in pochi mesi con eventi, attivando anche l’associazione degli amici del Premio Napoli.
Prossimo appuntamento, sabato 6 maggio alle 10,30 al “Nuovo Teatro Sanità” (piazzetta San Vincenzo), con “Nostalgia di Ermanno Rea, tra addii e rimpianti”. Una iniziativa dedicata a Ermanno Rea, partigiano, giornalista, fotoreporter, prima di diventare scrittore di successo, vincendo il Premio Viareggio, ma anche il Campiello. Legato alla sua terra, che torna prepotente nel suo ultimo romanzo: “Nostalgia”. Dove protagonista, simbolo e segno del destino è il rione Sanità, dove Rea, negli ultimi anni della sua vita, amava tornare. Il quartiere difficile scelto, non a caso, per l’omaggio all’autore scomparso nel settembre 2016.
Spiega Ciruzzi: «Ermanno Rea, vincitore del Premio Napoli con “Mistero napoletano” nel 1996 fu un intellettuale poliedrico molto impegnato politicamente. La sua attività, sempre orientata verso il sociale, sarà ricordata in questa giornata, fortemente voluta dalla Fondazione, doveroso omaggio nei confronti di uno dei suoi più prestigiosi presidenti».
Con lui, ricorderanno Rea: Matteo Palumbo (dell’Università degli Studi di Napoli Federico II) e Silvio Perrella (già presidente della Fondazione). Coordina, Conchita Sannino.
Durante la mattinata lsarà proiettato il filmato di Lino Fiorito, che ha curato lo storyboard de’ “La parola del padre”,ultimo monologo scritto da Rea, in cui le parole e le espressioni di Caravaggio si raccontano attraverso gli occhi e la voce dell’Inquisitore, che lo accusa di non ubbidire a Santa romana Chiesa, di essere un ribelle, seguace di Giordano Bruno, di dipingere prostitute, ubriaconi e tavernieri nella convinzione che Dio sia tra loro. Alcuni passi del libro saranno interpretati da Antonello Cossia.
In foto, Ermanno Rea