Forse l’unica vera donna veramente amata da Totò era la sua Napoli, mai rinnegata. E se Napoli fosse la Malafemmena di cui cantava, il vizio, la croce, la delizia, la poesia, il sorriso, la regalità e la corte del suo Totò? Per rispondere a questa domanda Sarah Falanga e la compagnia dell’Accademia della Magna Graecia mettono in scena domenica 7 maggio nel Museo ferroviario nazionale di Pietrarsa un concerto dal titolo “Ma-la-femmena?… Amanti note, amate da Totò”.
«Conoscere Totò è incontrare la sua donna amata, alla quale ha donato e dalla quale ha ricevuto emozioni eterne che continuano a essere storia – dice Falanga. Da Pietrarsa parte il viaggio nel luccichio di una storia inimitabile vigilata da una Partenope padrona di casa ingombrante, scrutante e curiosa che aspetta risposte dalla modernità».
Inserito nel Maggio dei Monumenti 2017, lo spettacolo sarà messo in scena alle 20,30 (Il biglietto costa 15 euro, comprensivi della visita al museo) e avrà due particolari anteprime: in occasione delle corse del “Pietrarsa express” (treno storico) del 7 maggio, l’Accademia Magna Graecia propone un estratto (30 minuti) dello spettacolo. Le due repliche sono previste alle 12 e alle 17; il costo del biglietto integrato è di 5 euro.
Prima rappresentazione di una stagione teatrale nel Museo di Pietrarsa che la Falanga definisce teatrinedito. Il 27 maggio andrà in scena “…e ho detto tutto!”, pièce teatrale per il Maggio dei Monumenti; il promo luglio l’Accademia proporrà “…e lucevan le stelle”, lirica, musica e poesia nell’ambito dell’iniziativa nazionale “Occhi su Saturno”. Il 15 luglio e il 10 settembre la compagnia presenterà infine “Medeae… da Euripide in poi”.
In foto, Totò e Silvana Pampanini, erronaemente inidata da molti come l’ispiratrice della canzone “Malafemmena”