Ridurranno il reddito di cittadinanza (platea beneficiaria e soldi) ma molti consigli regionali hanno deciso di aumentare l’indennità addirittura agli ex consiglieri regionali.
È il caso della Sicilia, dove chi ha rivestito incarichi pubblici nell’ARS si vedrà corrispondere un aumento di 377 euro al mese (costo: 1 milione e 200 mila euro annui in più).
E non è da meno la Regione Liguria che corrisponderà un aumento agli “ex istituzionali” del 12% (costo: 800 mila euro). Mentre il Trentino Alto Adige si accontenta di redistribuire il vitalizio agli “ex” in un triennio. Ancora, hanno provveduto a combattere l’inflazione al “proprio portafoglio” anche Toscana, Umbria e Calabria.
Mentre il ministro dell’istruzione e del merito di questo Governo sostiene che l’umiliazione è un fattore fondamentale nella crescita e nella costruzione della personalità degli studenti, il ministro del lavoro e delle politiche sociali avrebbe conseguito la laurea alla Link Campus University di Roma, salvo scoprire che nella compagine del Cda dell’ateneo, all’epoca dei fatti (2015), trovava posto il marito della ministra in questione, proprio mentre la moglie studiava e si laureava, con sorprendente velocità.
Mentre viene recuperato il corpicino della 76 vittima della strage di Cutro (ve ne saranno altri, purtroppo), la presidente del Consiglio trova il tempo di festeggiare il 50 compleanno di un suo ministro. Poche ore prima il capo del Governo italiano ed il suo ministro alle infrastrutture e ai trasporti, nonché vicepremier (il festeggiato), risultavano “affranti” dal dolore per la perdita di quelle vite umane. Appena dopo il copione recitato a Cutro, subito a festeggiare alla grande con karaoke e regali di cachemire. Purtroppo il tempo per onorare le salme e i loro parenti non è stato trovato.
Nemmeno il tempo di vincere le primarie del Partito Democratico ed Elly Schlein subito chiama come suo vice Stefano Bonaccini (presidente del PD), quello che le primarie le aveva appena perse proprio contro di lei. Dopo tanti mesi di congressi di sezione e migliaia di gazebo sparsi per l’Italia, i due contendenti si ritroveranno, fianco a fianco, a guidare un partito in evidente crisi di voti.
La speranza che quel popolo di sinistra aveva riposto nella vittoria della Schlein si ritroverà a essere clamorosamente “normalizzata” tra due visioni di partito diametralmente opposte (fintamente). Chi si illudeva che il Pd potesse finalmente recuperare quel terreno di sinistra venuto a mancare, con queste premesse, può ritrovarsi ancora una volta, a bocca asciutta, in pienoassunto: cambierà tutto per non cambiare niente. 
Il Governo della prima donna della storia presidente del Consiglio dei Ministri non convoca l’Osservatorio per l’integrazione delle politiche per la parità di genere. Lo istituisce il Governo Draghi mentre lei si distrae. Forse crede che la sua presenza a capo del Governo sia assorbente di ogni altra funzione istituzionale finalizzata a superare le disuguaglianze tra uomo e donna.
Dopo le belle frasi appena espresse dal Parlamento lo scorso 8 marzo, con citazioni colte e parole ad effetto telecamere, tanto da destra quanto da sinistra, il vuoto prende il sopravvento. È tutto facciata? Sicuramente non è vero. Qualcosa si muove? Assolutamente niente.
Foto di Amanda Elizabeth da Pixabay

                                                      

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