«Prima di armarsi, una donna deve essere ben sicura di vincere». Lo leggiamo nelle prime pagine del romanzo “Cecilia. Donna, madre, traditrice, combattente nella Guerra delle due rose” scritto da Annie Garthwaite e pubblicato in Italia da Beat edizioni con la traduzione di Simona Fefè. La scena si apre nel 1431 con la condanna al rogo di Giovanna d’Arco. Tra coloro che assistono al supplizio vi è Cecilia Neville moglie di Riccardo Plantageneto- duca di York – e futura madre di due re.
La sua fu una vita in bilico tra il potere regale e la condanna a morte per l’accusa di alto tradimento. Intelligente e ottima stratega, partecipava alle decisioni del marito in merito ai difficili rapporti con il re Enrico VI e la consorte Margherita d’Angiò giunta dalla Francia.
Il re che conosciamo nelle pagine è volubile, mentalmente instabile e facilmente manipolabile, la regina persegue una politica in cui il posto previsto per il casato degli York è sulla forca. Come la madre Cecilia partorì più di dieci figli seppellendone diversi, bambini morti poco dopo la nascita o in tenera età e uno, più grande, perito in battaglia al fianco del padre. In un sol colpo vedova e nuovamente orfana di un figlio.
La protagonista che tratteggia l’autrice è una donna dal carattere forte e risoluto, poco incline alle smancerie e avvezza agli intrighi di corte e le strategie politiche. Seguendo il marito visse per alcuni periodi in Francia, in Irlanda e in Inghilterra.
Conosceva l’animo umano, le lusinghe del potere e la brama che questo suscita seminando discordia e morte per il raggiungimento delle proprie mire. Consapevole dei limiti imposti a una donna la sua fu voce che consigliava, blandiva, esortava e aizzava.
Il romanzo, che racconta un’epoca in cui la Francia e l’Inghilterra si contendevano territori con alterne fortune, si conclude nel 1461 quando Cecilia viene nominata reggente dal figlio Edoardo in partenza da Londra per muoversi verso lo scontro finale che lo vedrà vittorioso e incoronato re Edoardo IV. I romanzi storici che coprono un arco di tempo fitto di battaglie, intrighi, costruzione e disfacimenti di alleanze possono fornire l’idea di un’atmosfera, suggerire le peculiarità caratteriali dei personaggi e tratteggiare i costumi e le usanze di un’epoca ma, per poter godere appieno della narrazione, è auspicabile avere una conoscenza del periodo che consenta di muoversi con agio tra le pieghe di una storia che non può soffermarsi su ogni dettaglio.
Cecilia è una donna che, quando limitata dall’appartenenza al suo sesso, mostra tutta l’impazienza e il fastidio che ne deriva. Gli uomini hanno il potere decisionale e lo esercitano, le donne devono trovare il modo per farlo senza che che questi se ne accorgano. Una fatica che richiede tempo, pazienza e tolleranza.
Cecilia, come molte altre donne intelligenti, mal sopporta il dover suggerire ad un uomo come e quando assumere delle decisioni politiche e dover, poi, rimanere in attesa che si convinca della bontà di quanto prospettato. La protagonista ha chiaro innanzi a sé il progetto per la sua stirpe: il trono d’Inghilterra.
Non le piace il tergiversare del marito, non concorda con il lasciar in vita i nemici, non condivide gli scrupoli che lui o altri si fanno. Ha assistito alla condanna di Giovanna d’Arco, sa cosa accade a chi è sconfitto, conosce la furia della vendetta dei nemici e non vuole incorrervi, muove sulla scacchiera i propri figli per costruire relazioni e legami che alimentano appoggi e manovre di palazzo.
Annie Garthwaite costruisce un bell’affresco storico raccontando una delle donne dotate di carattere, intelligenza, acume politico e capacità di comando che nei secoli hanno vissuto una vita determinante per le vicende storiche ma, ancora, lontane dalle pagine dei libri di storia che i ragazzi e le ragazze studiano.
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IL LIBRO
Annie Garthwaite, Cecilia, Beat – Neri Pozza
Traduzione di Simona Fefè
Pagine 334
euro 20
L’AUTRICE
Annie Garthwaite è cresciuta nel Nordest dell’Inghilterra. Ha studiato storia medievale e il suo interesse per Cecilia Neville l’ha portata, all’età di cinquantacinque anni, a iscriversi al Master of Arts di Warwick Writing. Oggi vive con il suo compagno nello Shropshire, vicino alla roccaforte yorkista di Ludlow.
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