“Canzone”. Un omaggio a Napoli dell’artista Pizzi Cannella. Da oggi, giovedì 27 aprile (inaugurazione17.30-20.30) Al Blu di Prussia. In esposizione opere dipinte per l’occasione.
Realizzata in collaborazione con l’Archivio Pizzi Cannella, l’esposizione raccoglie 13 opere, tra tele e carte di vario formato, dai titoli emblematici: Pulcinelle, Maruzzella, Spaccanapoli, Canzone, Pulcinella del Golfo, Puricinielle, Scherzo e Canzone, canzone, canzone, Conchiglia, corallo, I vasi di pesci
Napoli, città tanto amata e presente nella propria memoria sin dai racconti di suo padre e anche grazie alle canzoni, prima tra tutte Lazzarella di Aurelio Fierro. Una Napoli stratificata in millenni scandita da storia e cultura, dove la musica si espande nell’atmosfera.
Lo stesso autore sintetizza il senso di questa iniziativa in brevi pensieri pubblicati all’inizio del catalogo (edito da Paparo) che l’accompagna: «A volte bastano poche note, poche parole, a volte pochi colori, qualche segno e il miracolo si compi. “L’opera d’arte è un miracolo è un miracolo che appartiene a tutti e di tutti nasconde gioia, amore, tristezza, malinconia, ingiustizia da raccontare, delitti da vendicare. Questa mostra ha il titolo di ‘’ Canzone ‘’. Mi piace pensare che abbia come complici musica, parole, colori e piccoli segni. Dire che è dedicata a Napoli mi pare superfluo».
Nel catalogo anche il testo della curatrice della mostra, Maria Savarese: «In questi nuovi dipinti ritorna gran parte di quel vocabolario iconografico che Pizzi Cannella ha strutturato dalla metà degli anni Ottanta (…) Oggetti/reperti, archetipi di altri significati che hanno radici profonde nei suoi ricordi, nella sua nostalgia, isolati e sospesi nel tempo in un non spazio dove la figura umana è sempre assente (…) Una memoria personale quindi, vissuta o immaginata, percepita come un’ossessione da raccontare che si rivela nell’atto stesso del guardare».
La mostra resterà negli spazi del centro multidisciplinare di via Filangieri 42 fino al 14 ottobre.
Per saperne di più
tel. 081.409446
info@albludiprussia.com
www.albludiprussia.com

Qui sopra, l’opera Maruzzella. In copertina, i vasi di pesco

Al Blu di Prussia/ “Song,” an exhibition by Pizzi Cannella dedicated to Naples. Music is in the air with Maruzzella
“Song. A tribute to Naples by the artist Pizzi Cannella. Starting today, Thursday, April 27 (opening 5:30-8:30 p.m.) At Blu di Prussia. On display works painted for the occasion.
Produced in collaboration with the Pizzi Cannella Archive, the exhibition gathers 13 works, including canvases and papers of various formats, with emblematic titles: Pulcinelle, Maruzzella, Spaccanapoli, Canzone, Pulcinella del Golfo, Puricinielle, Scherzo and Canzone, canzone, canzone, Conchiglia, corallo, I vasi di pescii.
Naples is a city so loved and present in his own memory since his father’s stories and also thanks to songs, first of all Aurelio Fierro’s Lazzarella. A Naples layered over millennia marked by history and culture, where music breathes into the atmosphere.
The author himself summarizes the meaning of this initiative in brief thoughts at the beginning of the accompanying catalog (published by Paparo): “Sometimes just a few notes, a few words, sometimes a few colors, a few signs and the miracle is accomplished. The work of art is a miracle that belongs to everyone and of everyone hides joy, love, sadness, melancholy, injustice to tell, crimes to avenge. This exhibition has the title of ”Song.” I like to think that it has music, words, colors and small signs as accomplices. To say it is dedicated to Naples seems superfluous to me.”
Also in the catalog is a text by the exhibition’s curator, Maria Savarese: “In these new paintings, much of that iconographic vocabulary that Pizzi Cannella has structured since the mid-1980s returns (…) Objects/reperceptions, archetypes of other meanings that have deep roots in his memories, in his nostalgia, isolated and suspended in time in a nonspace where the human figure is always absent (…) A personal memory then, lived or imagined, perceived as an obsession to be told that reveals itself in the very act of looking.”

RISPONDI

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