Ha accompagnato generazioni di piccoli attraverso il fantastico mondo della scienza. Primo festival scientifico italiano, ideato 31 anni fa, torna nell’anima di una Napoli in fermento, decisa a cambiare sulle tracce della conoscenza e dello sviluppo. Futuro Remoto da tre anni ha piantato le tende in piazza del Plebiscito e vi rientra in grande stile anche in questa prima prima metà del 2017.
La rassegna, nata sotto il tetto di Città della Scienza, è realizzata in collaborazione con la Regione Campania, l’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, l’Università degli Studi di Napoli Parthenope, l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, l’Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa, l’Università degli Studi di Salerno, l’Università degli Studi del Sannio, il Comune di Napoli e il MIUR –Ufficio Scolastico Regionale per la Campania.
Giovedì 25 maggio, apertura alle 10, all’insegna delle “Connessioni” . Ci saranno il presidente del CUR della Campania, Filippo de Rossi, il direttore dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, Giuseppe Gaeta, il presidente Nazionale di Legacoop, Mauro Lusetti, il presidente del consiglio nazionale delle Ricerche, Massimo lnguscio, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Vito De Filippo.
Il tema non è stato scelto a caso: generare incontri e connessioni è lo spirito che caratterizza l’intera manifestazione. una consolidata cooperazione, che si arricchisce a ogni edizione, unendo, in un’occasione unica, i principali attori della cultura, della ricerca, della scienza, dell’università e dell’associazionismo locale e nazionale.
Una festa della cultura, aperta a tutti, fino al 28 maggio. Dopo aver ottenuto per il secondo anno consecutivo la medaglia del Presidente della Repubblica, Futuro Remoto punta a rafforzare la connessione tra scienza e società: ogni giorno, dalle 10 alle 22 i visitatori potranno partecipare a conferenze, workshop, dibattiti, esposizioni e dimostrazioni scientifiche a cura di giovani, ricercatori ed esperti.
Non mancherà la tradizionale installazione al centro del villaggio di Futuro Remoto realizzata quest’anno dall’Accademia di Belle Arti di Napoli. E’ il “Cuore #CONfiato”, pixellato e gonfiabile, generato dal pubblico grazie alla condivione di alcuni dispositivi.
Tante anche le isole tematiche, dalle scienze della vita all’agrifood, occasione per conoscere tutte le componenti della filiera agroalimentare e per comprendere come la ricerca scientifica e tecnologica e la collaborazione tra enti di ricerca, imprese, istituzioni e amministrazione pubblica stanno cambiando un settore fondamentale per lo sviluppo del nostro paese. Fino a esplorare le tecnologie che conducono alla scoperta di nuove sorprendenti ricchezze del mare, consentondone la valorizzazione.
Per saperne di più
http://www.cittadellascienza.it/futuroremoto/