Gli angeli occupano il primo posto nel processo creativo di Teresa Mangiacapre, in arte Niobe. Dal nome della Ninfa, madre sfortunata descritta dal Mito, alimento surreale del gruppo storico delle Nemesiache fondato dalla sorella di Teresa, lei stessa artista, poeta, regista. Una magnifica ossessione che entra grandiosa anche nella mostra da stasera (ore 18.30) allestita negli spazi della Scuola MyEs di via Santa Brigida ,46 (Napoli).
Curata da Mimma Sardella e accompagnata anche da un testo di Donatella Trotta, l’esposizione, che cattura l’attenzione già con il suggestivo titolo “Della stessa materia del sogno”, propone circa 40 opere in acrilico su cartoncino, racchiuse in semplici cornici di legno naturale, con un intervento diverso per ciascuna opera, fatto di viti e fili differenti. E, insieme ad altre sculture, un posto importante occupa l’Angelo dell’accoglienza, oltr installazione realizzata con foto e strutture in rete che rimandano alla precarietà della vita in pace e in guerra, per ragioni naturali e per ragioni ‘umane’.
Infine, una perfomance (La bellezza dell’accoglienza) che farà incontrare Niobe con un’altra donna, Clara Bocchino, sulla musica di Fabio Giuliano (videoriprese di Bruno Aymone).
Occasione dell’incontro è un evento tragico: si aiutano e contano l’una sull’altra in un abbraccio finale che le rafforza nella loro azione.
Magnifica ossessione, l’angelo, rappresenta una dimensione armonica da raggiungere malgrado ostacoli e difficoltà. Creature enigmatiche e inquietanti: da un momento all’altro ci si aspetta che dispieghino le ali per portarci con loro in un mondo protetto, contro odio e disastri. Vale la pena andare a vederli per provare quella fitta al cuore che sono le emozioni, un vero dono, in una realtà dominata dalla violenza.
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