Arte, emozioni, buona cura, civiltà, natura. Queste e molte altre le parole dominanti del testo di Maura Ianni e Lisa di Giovanni. Un libro “Libere spudorate sinapsi alfabetiche” che spinge a un’attenta riflessione. Molti gli argomenti affrontati in maniera emozionante, da due autrici sensibili e attente, il cui testo ha come obiettivo principale quello di affrontare il mondo parola dopo parola, regalando solo alla fine una visione unitaria e significativa dell’esperienza umana.
Uno dei concetti più importanti del testo della Ianni e la Di Giovanni, è la visione del lavoro. Le autrici, infatti, tengono a precisare l’importanza dell’attività professionale, che tuttavia non dev’essere l’unica parte significativa dell’esperienza umana. Il lavoro si mescola insieme con la vita, e una sfera non deve inficiare l’altra, né vanificarla. Da qui le autrici raccontano il fenomeno del burn out.
Grande importanza per la parola orrore, collegandosi ai numerosi eventi di femminicidio e violenze. Le due autrici affrontano la tematica con estrema sensibilità, raccontando un mondo dove la bruttura è dietro l’angolo.
Collegandosi alla sensibilità, il testo ripercorre il valore formativo delle pagelle. Un pezzo di carta con numeri e lettere, che le due autrici raccontano come propedeutica alla formazione psicologica del soggetto. La sensibilità accorre in sostegno di tale strumento. La stessa che andrebbe spalmata in vari settori della vita umana.
L’era raccontata dalle autrici è una porzione di tempo essenzialmente digitale. Il libro spinge il lettore a un ritrovamento genuino di realtà. Odori, elementi tattili, conformazioni corporee, elementi che man mano, nell’era digitale, sembrano essere un lontano ricordo. Da qui, l’invito delle due autrici nel ritrovare le proprie origini fatte di profumi e mani, di tempo di qualità, la stessa che si lascia alle spalle l’elemento quantitativo, e che abbraccia frammenti di note positive.
La r racconta l’importanza della resilienza. Da qui i concetti di metallurgia e psicologia, sembrano tenersi saldamente per mano. Le autrici, invitano chi ha gli strumenti nell’educare alla resilienza. Da qui le nuove generazioni sembrano quindi chiamate ad una risposta concreta, dove resistere e combattere per l’aspetto valoriale diviene di grande essenzialità.
Attraverso il concetto di squadra, il testo riprende e suggerisce l’importanza di appartenere a un qualcosa. La squadra, strizza l’occhio alla mondanità del calcio. Le autrici, infatti, affermano, di come i soggetti, si trovino collegati gli uni agli altri, se uniti dal concetto calcio. I colori e la condivisione di progetti e cultura, sembrano far da collante ad elementi sparsi in uno scenario a colori. Il concetto di appartenenza, quindi, ben si eviscera, attraverso un capitolo di fatto emozionante e contemporaneo.
Arte, civiltà, forza, invidia, e molte altre, le parole del testo di Maura Ianni e Lisa di Giovanni. Il libro accompagna il lettore in un percorso emozionante, dove ogni elemento, accompagnato da un aforisma specifico, rende l’esperienza ancora più interessante. (Miriana Kuntz)
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