Jolly Roger/ Enrico Casartelli racconta Berlino est quando crollò il muro. Attraverso i ricordi di una giovane libraia

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Il muro è caduto. Questo lo sanno tutti. Ma cosa accadeva, prima che cadesse, in quel “di là” del quale si tendeva anche a non parlare? Ecco che la storia della famiglia Ziegler corre ai ripari, narrando una vicenda storica che ha smosso i libri di storia, e che pagina dopo pagina, presenta personaggi conturbanti, vicende segrete, e momenti di alta tensione.
È “il sogno occidentale” a farla da padrone, nel nuovo romanzo storico di Enrico Casartelli, Berlino est 1989. Ricordi di una giovane libraia , (Jolly Roger edizioni). La gente di Berlino vive col sogno di valicare i confini, desidera le auto profumate, sogna il cielo dall’altra parte, e desidera riabbracciare i componenti della famiglia che si trovano al di là del muro. Un fatto storico, che l’autore racconta con minuzia e interesse, presentando un romanzo dove le vicende della famiglia Ziegler accomunano un po’ quelle di tutti.
Isabel, la protagonista indiscussa del romanzo, si ritrova a gestire da sola la libreria di famiglia. Il suo nido familiare, da un giorno all’altro, si è rotto, e i suoi genitori sono dovuti scappare alla volta di Londra per necessità familiari e lavorative. Il vuoto che opprime casa Ziegler è qualcosa di palpabile, momenti grigi resi assolati dalla presenza di zio Karl, panciuto omaccione che dedica la sua vita ai nipoti.
Sullo sfondo la Stasi, la polizia governativa dedita a controllare comportamenti scorretti dei cittadini della Germania Est. La pressione governativa è furente e pressante.
La scrittura di Casartelli, presenta un malcontento sottovoce, che accomuna un po’ tutti i cittadini. Ad ammirare tale corporazione sono rimasti in pochi, primo fra tutti Gert Burk, il quale da sempre ha il sogno di entrare nel comparto di polizia segreta. Tuttavia, le sue scarse doti fisiche e mentali, non gli permettono di raggiungere tale posizione, e sarà proprio l’invidia e l’odio per la famiglia Ziegler a muovere i suoi passi, in una direzione malvagia.
Di Gert, il lettore, si troverà faccia a faccia con la sua infanzia negata, i numerosi momenti di soprusi e violenze domestica. Ciò che ne consegue è un odio cieco verso la sua famiglia, lo stesso che si tramuterà in azioni sconsiderate. La sua diviene quindi una forte ossessione, e sarà l’unico personaggio negativo del romanzo, incapace di empatizzare con il lettore e di redimersi.
Molti i segreti legati ai personaggi di Peter, il portalettere di fiducia di Isabel, e Brigitte, al capo di una casa editrice. I due personaggi, mostreranno il loro vero volto solo alla fine, costellando la storia di dettagli significativi, mescolati insieme con paura, colori acrilici, tele e ricordi.
Un romanzo, quello di Casartelli, capace di raccontare un pezzo di storia significativo. Un libro che in maniera sapiente riesce a racchiudere tutte le emozioni di un popolo che nel 1989 attraversò l’altra metà della città con incredulità e stupore.
Un romanzo sensazionale dalle tinte forti, capace non solo di fotografare una realtà realmente accaduta, ma di raccontare una storia importante, che non deve essere dimenticata. (Miriana Kuntz)
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