Sergio Leone ne fece un volto da cinema mettendogli in bocca un mezzo toscano. Dai roventi set del maestro del western italico, Eastwood è cresciuto fino agli Oscar del 2004 ottenuti con "Million dollar baby" (miglior film, regia, attrice protagonista e attore non protagonista). E oggi, quasi ottantenne è uno dei registi più interessanti del panorama cinematografico internazionale. Un carriera, dietro la macchina da presa, cominciata negli anni ’70.
Alberto Castellano, critico cinematografico de "Il Mattino", dedica a quest’icona della settima arte il suo nuovo libro "I film di Clint Eastwood" (Gremese editore, pp. 224, euro 30). Castellano ricostruisce la storia della star degli spaghetti-western (la trilogia del dollaro) e del duro poliziesco anni ’70 (l’indimenticabile e "sporco" ispettore Callaghan). Di un attore prima e regista poi, formatosi alla corte di maestri del calibro di Sergio Leone e Don Siegel. Maestri da cui ha appreso la lezione, sapendola tradurre in un linguaggio assolutamente personale. Dai western come "Lo straniero senza nome", "Il texano dagli occhi di ghiaccio" o "Gli spietati", passando per il poetico omaggio a Charlie Parker con "Bird", fino ai recenti "Flags of our fathers" e "Lettere da Iwo Jima" o "Invictus".
Il volume vanta una ricostruzione ricca di dati, citazioni e indiscrezioni, al metodo di lavoro, al modello produttivo, alla passione per il jazz. Per tutti i film, sono riportati, cast, credit, soggetto, note di produzione e realizzazione, numerose immagini e una selezione delle recensioni italiane e internazionali, testimonianze preziose e interessanti di come ognuna di queste pellicole è stata accolta al momento dell’uscita. Arricchiscono e completano il libro una dettagliata biografia e una filmografia completa ed esaustiva.
Dopo l’incontro al “Clubbino” di via Luca Giordano (Napoli, Vomero), con la proiezione di un video di Michele Kalamera (doppiatore storico di Eastwood), è previsto, prossimamente, un nuovo evento per presentarlo.
In foto, la copertina del volume
LA NOTIZIA CALIGOLA E CAMUS
In ritardo di qualche giorno sulla chiusura del cinquantesimo anno dalla morte di Albert Camus, debutta a Galleria Toledo l’opera prima di Orlando Cinque per una significativa coproduzione tra Teatro Stabile di Napoli Mercadante e Teatro Stabile d’innovazione Galleria Toledo.
Da domani, marted 4 gennaio, a Galleria Toledo (salita Tarsia 56, Napoli), Caligola on air, ispirato all’opera di Albert Camus con adattamento e regia di Orlando Cinque. Con Alessandra D’Elia, Orlando Cinque, Vincenzo Del Prete, Stefano Jotti, Fernando Siciliano e Pietro Tammaro.