G7 della cultura/ Unione degli studenti Campania in piazza: «Non sulla nostra pelle, non nella nostra terra. Noi, vittime della mercificazione del sapere»

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La politica dei politici sempre più lontana dal Paese reale come lo era Maria Antonietta di Francia, moglie del re Luigi XVI, dal popolo affamato, decisa a sostenere i privilegi della monarchia assoluta a tutti i costi. Anticipato dalla sceneggiata andata in onda nelle settimane scorse attraverso i media nazionali (lanciata dal servizio pubblico, questa volta Rai1) che ha avuto come protagonisti i campani Gennaro Sangiuliano (costretto poi dalle circostanze a dimettersi dall’incarico di ministro della cultura) e l’imprenditrice Maria Rosaria Boccia, la performance del G7 sotto il tetto della cultura sta andando in scena.
Ieri al Museo archeologico di Napoli, oggi, venerdì 20 settembre, a Palazzo reale (anche domani) e Pompei con il concerto (di cui si è tanto discusso) diretto da Beatrice Venezi, alla guida della Nuova Orchestra Scarlatti, con il soprano irpino Carmen Giannattasio e la star mondiale Andrea Bocelli.
Ma le nuove generazioni del nostro territorio non ci stanno, avvertono il disagio di chi studia senza prospettive, per assistere poi alle sfilate di chi riceve onore, gloria e soldi (pubblici), magari senza nemmeno essere laureato. E nel giorno del miracolo di San Gennaro (19 settembre) hanno espresso il loro dissenso all’insegna dello slogan Non sulla nostra pelle, non nella nostra terra. Con Flash mob in via dei Tribunali e piazza Dante (foto).
Spiega Anita Maglio, coordinatrice dell’Unione degli Studenti Campania: «Essere in piazza a due passi da chi utilizza i nostri territori come passerelle politiche per noi è fondamentale per rendere gli studenti protagonisti della fase politica attuale. Come studenti siamo le prime vittime della mercificazione dei luoghi del sapere, diventati ormai economicamente inaccessibili e svuotati del loro ruolo emancipatorio. Pretendiamo che i nostri saperi e i nostri luoghi di formazione siano liberi dalle industrie belliche le quali sfruttano gli spazi del sapere per incrementare e normalizzare la cultura della militarizzazione».
Aggiunge Yle D’Angelo, coordinatore di Link Napoli: «Le nostre rivendicazioni non si limitano al G7. Napoli attualmente è una delle città maggiormente colpite dalla turistificazione di massa. Questo fenomeno sociale ha spesso ostacolato il diritto all’abitare degli studenti spesso oggetto di speculazione e extra profitto che cade sulle spalle dei meno abbienti. Per questo motivo il luogo da noi scelto è emblematico, in quanto si tratta di un ex studentato ormai divenuto Hotel».
Le proteste contro il G7 non si fermeranno qui. Unione degli studenti insieme con link coordinamento universitario e Rest Campania work Il 4 ottobre saranno in piazza ad Avellino contro il G7 degli Interni e il 18 ottobre di nuovo a Napoli per il G7 sulla difesa.

G7 of culture / Campania Student Union in the square: “Not on our skin, not in our land. We, victims of the commercialization of education”

The politics of politicians increasingly distant from the real country as Marie Antoinette of France, wife of King Louis XVI, was from the starving people, determined to preserve at all costs the privileges of absolute monarchy. Anticipated by the show broadcast in recent weeks by the national media (initiated by the public service, this time Rai1) with the Campanian Gennaro Sangiuliano (later forced by circumstances to resign from his post as Minister of Culture) and the businesswoman Maria Rosaria Boccia, the G7 performance under the roof of culture is now underway.
Yesterday at the Archaeological Museum of Naples, today, Friday, September 20th, at the royal palace in Naples and in Pompeii with a concert (much discussed) conducted by Beatrice Venezi, who leads the Nuova Orchestra Scarlatti with the Italian soprano Carmen Giannattasio and the world star Andrea Bocelli.
But the new generations of our country do not accept this, they feel the discomfort of those who study without prospects, only to watch the parades of those who receive public honor and glory, perhaps without even graduating. And on the day of the miracle of San Gennaro (September 19th) they expressed their dissent with the slogan “Not on our skin, not in our country”. With flash mobs in Via dei Tribunali and Piazza Dante (photo).
Anita Maglio, coordinator of the Unione degli Studenti Campania, explains: “To be in the square, a stone’s throw away from those who use our territories as a political catwalk for us, is fundamental to make students protagonists of the current political phase. As students, we are the first victims of the commodification of places of knowledge, which have become economically inaccessible and emptied of their emancipatory role. We demand that our knowledge and our educational spaces be free from the war industries that exploit the spaces of knowledge to increase and normalize the culture of militarization”.
Yle D’Angelo, coordinator of Link Napoli, adds: “Our demands are not limited to the G7”. Naples is currently one of the cities most affected by mass tourism. This social phenomenon has often hindered students’ right to housing, which is often the object of speculation and extra profit that falls on the shoulders of the less well off. That is why the place we have chosen is emblematic, since it is a former student dormitory that has become a hotel”.
The protests against the G7 will not stop here. The Union of Students, together with Link University Coordination and Rest Campania, will be in the square of Avellino on October 4 against the G7 of the Interior and again in Naples on October 18 for the G7 of defense.

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