“Suoni senza barriere”. Un nuovo progetto della fondazione Teatro di San Carlo orientato all’accessibilità e all’inclusione. Da ottobre 2024 a maggio 2025.
Con un’iniziativa interamente dedicata alla disabilità, per la prima volta una fondazione lirico-sinfonica si pone come obiettivo quello di creare un ambiente più inclusivo e accessibile attraverso la musica.
Il MeMus, Museo e Archivio Storico del Teatro di San Carlo situato nel Palazzo Reale di Napoli, ospiterà parte delle attività del progetto, grazie al sostegno del Ministero della Cultura (Direzione Generale Educazione Ricerca e Istituti Culturali), nell’ambito della programmazione triennale (2024-2026).
MeMus (“memoria” e “musica”), in linea con la sua missione museale, al servizio della comunità, già dal 2020 ha avviato una serie di azioni e interventi di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale destinati al tema dell’accessibilità. Il museo ha adottato misure specifiche per ciechi e ipovedenti, come pannelli informativi e segnaletica in Braille, collaborando con la rete “Campania tra le mani” e con “il Libro Parlato” dell’IUC per la creazione di supporti digitali e audiovisivi e una narrazione più inclusiva del patrimonio.
“Suoni senza barriere”, rivolto a persone dai 16 ai 40 anni (massimo 30 partecipanti) con disabilità fisiche, cognitive e sensoriali, offre uno spazio sicuro e stimolante in cui ogni partecipante può esplorare e sperimentare secondo le proprie capacità e potenzialità. L’approccio innovativo del progetto si basa sulla metodologia di interazione tramite il linguaggio universale della musica.
Le attività del progetto si riferiscono alle seguenti aree: esplorazione sonora e ritmica, canto e coralità, improvvisazione musicale, improvvisazione guidata e composizione interattiva.
È possibile scaricare il bando e la domanda di partecipazione sul sito teatrosancarlo. Contributo previsto 90 euro da corrispondere in due rate da 45 dopo la conferma dell’iscrizione.