La chiamavano la principessa polacca perché era figlio di Federico, dal 1733 elettore di Sassonia (Federico Augusto II) e re di Polonia (Augusto III). Sua madre era Maria Giuseppa d’Austria.
Nel terzo centenario della sua nascita Napoli la celebra con lo spettacolo “Io Maria Amalia di Sassonia. Prima Regina di Napoli” domenica 24 novembre alle 12 al San Carlo. La pièce è scritta e diretta da Stella Leonetti, interpretata da Cristina Donadio. Un viaggio attraverso le emozioni e le difficoltà di una regina determinata e coraggiosa, offrendo un ritratto vivido, contemporaneo e commovente.
Per l’occasione verrà realizzato un costume storico di straordinaria fedeltà e bellezza, ispirato al celebre ritratto della Regina conservato al Museo del Prado. L’abito è stato prodotto dai laboratori sartoriali del Teatro San Carlo sotto la direzione della pluripremiata costumista Daniela Ciancio.
Un’accurata ricerca storica ha permesso di ricreare con minuzia ogni particolare dell’abito, dalle decorazioni ai tessuti, in modo da rispettare l’autenticità dell’epoca. L’uso di stoffe e lavorazioni artigianali tipiche del Settecento rende questo costume un’opera d’arte a sé, che unisce la magnificenza della corte borbonica con l’eleganza tipica dell’abbigliamento dell’epoca.
Maria Amalia di Sassonia, nata il 24 novembre 1724 a Dresda, fu una figura straordinaria della storia europea, divenuta Regina di Napoli nel 1738. Crebbe in un ambiente profondamente intriso di arte, cultura e sensibilità musicale, elementi che avrebbero segnato il suo regno e la sua influenza culturale.
Portò a Napoli non solo la sua nobiltà, ma anche una raffinatezza culturale e artistica che avrebbe avuto un impatto significativo sulla vita del regno. Nel 1738, a soli 13 anni e mezzo, sposò Carlo di Borbone (futuro Carlo III di Spagna), giovane re di Napoli e di Sicilia, in un matrimonio che consolidava alleanze strategiche fra le principali casate europee.
Tuttavia, il loro fu un legame di amore intenso e di condivisione di progetti. Maria Amalia riuscì rapidamente a stabilirsi come una regina influente, dedita alla promozione delle arti e alla modernizzazione della corte.
Durante il suo regno, durato 21 anni, Maria Amalia si distinse per l’amore e il sostegno alle arti, contribuendo alla realizzazione di importanti progetti culturali, architettonici e di solidarietà. Ad accoglierla trovò il Teatro di San Carlo, il più antico teatro lirico d’Europa ancora in attività, che divenne un centro culturale e artistico di riferimento non solo per Napoli, ma per tutta l’Europa. Il teatro, inaugurato nel novembre 1737, solo pochi mesi prima del suo arrivo a Napoli, incarnava il desiderio di Carlo di fare della capitale borbonica un faro di cultura e di raffinatezza artistica.
La celebrazione dei 300 anni dalla nascita di Maria Amalia di Sassonia è importante per tutta la cultura europea. Rappresenta un momento di riflessione su come i legami tra le dinastie europee abbiano influito sullo sviluppo artistico e culturale delle grandi capitali e su come l’eredità di figure come Maria Amalia continui a vivere nei luoghi e nelle istituzioni da loro promossi.
Un invito a scoprire il valore della storia e della cultura, rendendo omaggio a una donna pioniera di una Napoli moderna e aperta all’Europa, una regina che ha saputo trasformare la sua passione per le arti in un dono per le generazioni future.
Posto unico, 15 euro
San Carlo Theatre/ Cristina Donadio gives voice to Maria Amalia of Saxony, Polish princess and first queen of Naples (24 November)
Neapolitans called her the Polish princess because she was a son of Friedrich, who became Elector of Saxony and King of Poland in 1733. His mother was Mary Joseph of Austria.
On the third centenary of her birth, Naples celebrates her with the performance ‘Io Maria Amalia di Sassonia. First Queen of Naples’ on Sunday 24 November at 12 noon at the San Carlo. The piece is written and directed by Stella Leonetti and performed by Cristina Donadio. A journey through the emotions and difficulties of a determined and courageous queen, offering a lively, contemporary and moving portrait.
A historical costume of extraordinary fidelity and beauty has been created for the occasion, inspired by the Queen’s famous portrait in the Prado Museum. The costume was created by the costume workshops of the Teatro San Carlo under the direction of the award-winning costume designer Daniela Ciancio.
Careful historical research has made it possible to meticulously recreate every detail of the dress, from the embellishments to the fabrics, in order to respect the authenticity of the period. The use of fabrics and craftsmanship typical of the 18th century make this costume a work of art in itself, combining the splendour of the Bourbon court with the elegance typical of clothing of the period.
Maria Amalia of Saxony, born in Dresden on 24 November 1724, was an extraordinary figure in European history who became Queen of Naples in 1738. She grew up in an environment deeply steeped in art, culture and musical sensibility, elements that would mark her reign and cultural influence.
She brought to Naples not only her nobility, but also a cultural and artistic sophistication that would have a significant impact on the life of the kingdom. In 1738, when she was only 13½ years old, she married Charles of Bourbon (later Charles III of Spain), the young King of Naples and Sicily, in a marriage that consolidated the strategic alliances between the great European houses.
But theirs was a bond of intense love and shared plans. Maria Amalia quickly established herself as an influential queen, promoting the arts and modernising the court.
Throughout her 21-year reign, Maria Amalia’s love and support for the arts was evident, and she contributed to the realisation of important cultural, architectural and solidarity projects. The Teatro San Carlo, the oldest opera house in Europe still in use, became a cultural and artistic reference point not only for Naples but for the whole of Europe. Inaugurated in November 1737, just a few months before his arrival in Naples, the theatre embodied Charles’s desire to make the Bourbon capital a beacon of culture and artistic refinement.
The celebration of the 300th anniversary of Maria Amalia of Saxony’s birth is important for all European culture. It is a moment to reflect on how the links between European dynasties have influenced the artistic and cultural development of the great capitals, and how the legacy of figures such as Maria Amalia lives on in the places and institutions they promoted.
An invitation to discover the value of history and culture, to pay homage to a woman who pioneered a modern Naples open to Europe, a queen who knew how to transform her passion for art into a gift for future generations.