Il 14 novembre scorso la Corte Costituzionale ha deciso che la legge sull’autonomia differenziata non è illegittima. Certo ne demolisce alcuni passaggi fondamentali ma, purtroppo, l’impianto rimane. La divisione dell’Italia ormai è legge efficace a tutti gli effetti.
I correttivi non basteranno a non spaccare il nostro paese. Il Mezzogiorno deve reagire altrimenti è definitivamente “fuori” dal punto di vista sociale ed economico rispetto alla restante parte del territorio italiano.
Mancanza dei criteri direttivi per la definizione dei Livelli essenziali delle prestazioni (Lep), esproprio di parte del processo decisionale in capo al Parlamento, disinteresse delle Regioni che chiedono maggiore autonomia rispetto agli obiettivi generali di finanza pubblica, estensione dell’autonomia alle Regioni a statuto speciale. Questi i punti più precisi di incostituzionalità rilevati dalla Corte Suprema.
Ora, la tentazione del governo è quella di “orientare” le eccezioni della Corte Costituzionale in Parlamento, innanzitutto per togliere la mina contro l’autonomia, ovvero il referendum.
Meglio chiudere la partita degli “aggiusti” con una solida maggioranza sia alla Camera dei deputati che al Senato della Repubblica, piuttosto che affrontare un giudizio popolare che potrebbe mettere definitivamente in soffitta questo disegno divisivo ed escludente per il Sud.
L’Associazione nazionale partigiani italiani (Anpi) della zona orientale della città di Napoli – Sezione “Aurelio Ferrara” – mette al centro una discussione dal titolo:” Premierato e autonomia differenziata. Due facce della stessa medaglia”. Oggi, alle 17:30 in quel di Ponticelli, presso il Centro Sociale “Vincenzo De Cicco” – via Hemingway, 64 (ex Rione Incis).
Chi scrive si confronterà con Roberto Fico (ex presidente della Camera dei Deputati), Carlo Iannello (docente di Diritto Costituzionale) e Massimo Villone (professore emerito di Diritto Costituzionale).Esserci è necessario.
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