Una panchina rossa per 14 studentesse del Politecnico di Montreal da studentesse e dagli studenti dell’Università Suor Orsola Benincasa”. A Napoli, nel cuore dei Quartieri spagnoli, all’interno del Complesso di Santa Caterina da Siena, sede del dipartimento di scienze umanistiche dell’ateneo, ieri, nel giorno della 25esima edizione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne una dedica speciale e permanente alle donne vittime di una delle stragi più brutali degli ultimi anni. Quella del 6 dicembre 1989, quando in Canada, nel Politecnico di Montreal, lo studente canadese Marc Lépine sparò a 28 donne, uccidendone 14, e poi si suicidò.
All’interno delle attività didattiche del corso di laurea in Conservazione e restauro dei beni culturali, nell’ambito del percorso di studi del Laboratorio di restauro dei materiali lignei diretto da Giancarlo Fatigati, gli studenti Francesca Carbonara, Nadia Cappiello, Filomena Ciccarelli, Luna Cinque, Lorenza Esposito, Michela Fiore, Daria Gentile, Caterina Grasso, Arianna Parisi, Marcello Pisani e Antonio Vonghia, con il coordinamento didattico di Ferdinando Calogero e Ilaria Improta, hanno prima restaurato e poi dipinto di rosso una delle panchine del giardino del Complesso di Santa Caterina da Siena.
Sottolinea il rettore Luciano D’Alessandro: «Per cambiare le mentalità è infatti necessaria una pratica quotidiana, fatta di segni tangibili ma anche di atteggiamenti, abitudini, prassi educative da esercitarsi ovunque ma principalmente nei luoghi preposti alla formazione civile dell’uomo, nelle famiglie, nelle scuole, nelle università. Soprattutto le università in virtù della loro missione educativa debbono costituirsi quale ambiente privilegiato per sensibilizzare le giovani generazioni sui meccanismi culturali, psicologici e sociali che alimentano la violenza di genere, nonché per formare professionisti impegnati nel contrasto di ogni forma di violenza».
Nella foto, il rettore durante l’inaugurazione della panchina
Suor Orsola Benincasa / Spanish Quarter: a red bench (forever) dedicated to the 14 girls of the Polytechnic of Montreal who were killed by a student
A red bench for 14 students of the University “Suor Orsola Benincasa”. In Naples, in the heart of the “Quartieri spagnoli”, inside the Complesso di Santa Caterina da Siena, seat of the University’s Faculty of Humanities, yesterday, on the 25th edition of the International Day for the Elimination of Violence against Women, a special and lasting tribute was paid to the female victims of one of the most brutal massacres of recent years. That of 6 December 1989, when the Canadian student Marc Lépine shot 28 women at the Montreal Polytechnic in Canada, killing 14 of them before committing suicide.
Within the framework of the didactic activities of the degree course in Conservation and Restoration of Cultural Heritage, the students Francesca Carbonara, Nadia Cappiello, Filomena Ciccarelli, Luna Cinque, Lorenza Esposito, Michela Fiore, Daria Gentile, Caterina Grasso, Arianna Parisi, Marcello Pisani and Antonio Vonghia, with the didactic coordination of Ferdinando Calogero and Ilaria Improta, first restored and then painted red one of the benches in the garden of the Santa Caterina da Siena complex.
The Rector of the University, Luciano D’Alessandro, stressed that “changing mentalities requires a daily practice made up of concrete signs, but also of attitudes, habits and educational practices that must be exercised everywhere, but especially in the places responsible for the civil formation of human beings, in families, schools and universities. Universities in particular, by virtue of their educational mission, must constitute a privileged environment for making the younger generations aware of the cultural, psychological and social mechanisms that fuel gender-based violence, and for training professionals committed to combating all forms of violence”.