San Giorgio a Cremano/ Villa Bruno: Laser dipinge ricordi che mutano: tutti i colori di A.mòr.fo

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Un lungo viaggio tra ricordi che mutano, si sfaldano e si ricompongono. “Promette” questo e molto altro ancora “/A.mòr.fo/”, la nuova personale pittorica dell’artista Laser, all’anagrafe Vincenzo De Rosa, milanese di nascita ma napoletano d’adozione, che dal primo al 9 dicembre prenderà forma e colore negli spazi di Villa Bruno a San Giorgio a Cremano. Presentata dalla galleria Giosi di Napoli.
Al piano nobile del “Palazzo della Cultura Vesuviana” di via Cavalli di Bronzo, saranno esposte 25 opere in cui tratto grafico e materia pittorica si fondono in una rappresentazione che, pur figurativa, tende alla dissoluzione delle forme e delle figure. Ne scaturisce un immaginario caotico e ridondante, intriso di pittura pura, dove la forma stessa si trasforma in contenuto.
Gli elementi simbolici sono schietti e contribuiscono a rendere fluida la lettura dell’opera: ricorrono spesso parole, frasi, numeri e frecce, utilizzati come una sorta di segnaletica, che fornisce indicazioni precise e traccia percorsi chiari da seguire, guidando nella ricostruzione di una narrazione pittorica convulsa e apparentemente disordinata.
Vernissage domenica (dalle 19), con una doppia performance live: una pittorica dello stesso Laser e l’altra musicale firmata da Paolo Polcari degli Almamegretta.   

A long journey through memories that change, crumble and reassemble. This and much more promises “/A.mòr.fo/”, the new personal exhibition of paintings by the artist Laser, alias Vincenzo De Rosa, Milanese by birth but Neapolitan by adoption, which will take shape and colour in the rooms of Villa Bruno in San Giorgio a Cremano from 1st to 9th December. Presented by the Giosi Gallery of Naples.
On the main floor of the Palazzo della Cultura Vesuviana, in via Cavalli di Bronzo, 25 works will be exhibited in which graphic line and pictorial matter merge in a representation that, although figurative, tends towards the dissolution of forms and figures. The result is a chaotic and redundant pictorial world, imbued with pure painting, in which form itself is transformed into content.
The symbolic elements are straightforward and contribute to a fluid reading of the work: words, phrases, numbers and arrows often recur, used as a kind of signpost, providing precise indications and clear paths to follow, guiding the reconstruction of a convulsive and seemingly disordered pictorial narrative.
Opening on Sunday (from 7 p.m.) with a double live performance: a pictorial by Laser himself and a musical by Paolo Polcari of the Almamegretta.

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