Un invito ad aprire il cuore e la mente arriva dal palcoscenico della Parrocchia dell’Addolorata alla Pigna: sabato 21 dicembre, alle ore 20.30, l’Associazione Dramadonna presenta “Siamo tutti figli del mondo”, uno spettacolo che celebra l’incontro, l’accoglienza e la rinascita attraverso la magia del teatro e della musica. L’evento è promosso e finanziato dal Comune di Napoli nell’ambito della rassegna “Altri Natali”. Sotto la regia di Rosario Liguoro, il testo poetico e profondo di Mario Serra prende vita grazie alla bravura degli attori Maria Grazia Cavallaro e Luciano Leotta, accompagnati dalle evocative note del jazzista Valerio Virzo.
«Questo spettacolo – afferma Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli – rientra nella rassegna “Altri Natali”, che prosegue la politica del policentrismo culturale, su cui punta l’Amministrazione Manfredi. E lo fa grazie alla diffusione dei singoli eventi sull’intero territorio urbano, ospitandoli in una delle 30 chiese rese disponibili dalla Convenzione stipulata lo scorso aprile tra il Comune e l’Arcidiocesi di Napoli, contribuendo così alla rigenerazione dei luoghi e favorendo la partecipazione attiva dei cittadini».
In scena, due attori e un musicista intrecciano un dialogo di suoni e parole, dove la voce si fonde con la musica e il suono diventa narrazione. Questo viaggio sinestetico crea un giardino simbolico, un luogo in cui ogni fiore rappresenta una storia, un’identità, una speranza. Un giardino dalle possibilità infinite, dove chiunque può trovare ristoro, rifugio e un nuovo inizio.
“Siamo tutti figli del mondo” non è solo uno spettacolo, ma un manifesto di inclusione e integrazione. Attraverso un approccio multiculturale si costruisce un melting pot di costumi, tradizioni e rappresentazioni artistiche che danno voce ai giovani migranti. Sul palco, storie di rinascita si intrecciano con la ricchezza della diversità culturale, offrendo uno sguardo emozionante e autentico su cosa significhi ricominciare in un nuovo paese.
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Other Christmases in Naples/ ‘We are all children of the world’: a voice for young migrants. A show celebrating integration through words and music
An invitation to open our hearts and minds comes from the stage of the Parrocchia dell’Addolorata alla Pigna: on Saturday 21 December at 8.30 pm, the Associazione Dramadonna presents ‘Siamo tutti figli del mondo’ (We are all children of the world), a show that celebrates meeting, acceptance and rebirth through the magic of theatre and music.
The event is promoted and financed by the Municipality of Naples as part of the ‘Altri Natali’ programme. Directed by Rosario Liguoro, the poetic and profound text by Mario Serra comes to life thanks to the skill of the actors Maria Grazia Cavallaro and Luciano Leotta, accompanied by the evocative notes of the jazz musician Valerio Virzo.
“This show,” says Sergio Locoratolo, coordinator of cultural policy for the Municipality of Naples, “is part of the ‘Other Christmases’ programme, which continues the policy of cultural polycentrism on which the Manfredi administration is focusing, by spreading the events throughout the city and hosting them in one of the 30 churches made available by the agreement signed last April between the Municipality and the Archdiocese of Naples, thus contributing to the regeneration of places and encouraging the active participation of citizens”.
On stage, two actors and a musician weave a dialogue of sounds and words, where the voice merges with the music and the sound becomes the narration. This synaesthetic journey creates a symbolic garden, a place where each flower represents a story, an identity, a hope. A garden of infinite possibilities where everyone can find solace, refuge and a new beginning.
We are all children of the world is not just a show, but a manifesto for inclusion and integration. Through a multicultural approach, a melting pot of customs, traditions and artistic performances is created, giving a voice to young migrants. On stage, stories of rebirth intertwine with the richness of cultural diversity, offering an exciting and authentic look at what it means to start afresh in a new country.
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