“Il carillon magico” (Europa edizioni) è un incantevole romanzo scritto da Stefania Bellini che riesce a catturare i lettori di tutte le età. La storia ruota attorno a Elisabetta, una ragazza di dodici anni segnata dalla perdita improvvisa della madre, che vive in un mondo di isolamento e tristezza.
Il regalo di un carillon da collezione da parte del nonno rappresenta il tentativo di colmare una distanza emotiva tra lui e la nipote ma ciò che nessuno si aspetta è che questo oggetto inanimato sia portatore di una svolta importante nella vita di Elisabetta dopo tanta angoscia e solitudine.
«Il carillon era una palla di vetro riempita d’acqua e piccoli brillantini, con dentro la statua di un angelo che suonava la chitarra. La base, sotto la palla di vetro era tutta dorata; la sua forma ricordava le onde del mare. E sopra sette piccoli angeli suonavano la tromba. L’angelo dentro la palla di vetro era una statuetta dorata, con una veste lunga che gli copriva le gambe e scendeva giù fino ai piedi. Sulle spalle sporgevano due piccole ali. La mano destra toccava le corde centrali e l’altra mano reggeva l’asta. Com’erano belli i capelli dell’angelo! La sua chioma era ondulata, ben pettinata, ordinata con una riga in mezzo. I suoi occhi erano grandi e verdi».
Lo scrive Stefania Bellini nelle prime pagine del suo libro. Un meraviglioso viaggio nel mondo delle favole prende vita quando il carillon si illumina e l’angelo offre a Elisabetta una possibilità di fuga dalla sua realtà.
Le descrizioni delle avventure che la ragazza vive attraverso il carillon sono vivaci e ricche di dettagli e chi legge è trascinato in un universo dove la magia e la fantasia regnano sovrane.
Il colpo di scena, rappresentato dalla rottura del carillon, simboleggia non solo la fragilità della vita ma anche la necessità di aiuto e di connessione con gli altri. A questo punto entra in gioco infatti un maestro, custode di una biblioteca, a dimostrazione che il sapere e l’amicizia sono le vere chiavi per risolvere le difficoltà.
La narrazione di Stefania Bellini è abile nel mescolare il fantastico con un profondo percorso di crescita interiore della protagonista che rende il libro non solo un’avventura ma anche una storia di scoperta di sé e riappacificazione con il dolore.
L’autrice, con un bagaglio culturale ricco di studi in filosofia e lettere classiche, con la sua scrittura manifesta una profonda sensibilità. La sua passione per il fantasy emerge chiaramente, rendendo questo libro irresistibile per i giovani lettori e per quelli che, pur adulti, non hanno mai smesso di credere nella magia. (Maria Rosaria Grifone)
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