Un salto ripetuto nel tempo. È il meccanismo intorno al quale ruota Mezzanotte a Instanbul, una serie turca che spopola su Netflix, già alla sua seconda stagione, in corso verso la terza.
La protagonista è una giornalista del terzo millennio, Esra, che si reca nell’antico hotel Pera Palace per scrivere un articolo sul suo 130esimo anniversario. Qui incontra il direttore Ahmet e finisce per scoprire che nella camera 411 che accolse la regina del giallo, Agatha Christie, quando scocca la mezzanotte si viene catapultati in una diversa dimensione temporale.
Qualcosa di simile accade al pubblico in visita all’appartamento d’etichetta nella Reggia di piazza del Plebiscito a Napoli in questi giorni e anche nei mesi successivi, per circa un anno. Basta raggiungere la sala del trono che in questo momento non c’è perché sottoposto a un meticoloso recupero (fino al febbraio del 2026). Alle spalle, in quello che era il passetto del Generale, ci si accomoda in un ascensore virtuale interattivo che ci porta al piano desiderato, basta schiacciare un bottone, proprio come facciamo abitualmente.
Ci accoglie un’ affascinante videoinstallazione realizzata da Kaos Produzioni con la direzione artistica di Stefano Gargiulo che a seconda dei pulsanti scelti ci conduce dal Seicento (quando fu costruito la residenza) fino a oggi, in vetta, sul belvedere da poco restituito a visitatrici e visitatori nel suo pieno splendore, con vista mozzato su mare e Vesuvio. Basta scegliere il piano che corrisponde a un determinato periodo della vita di corte: c’è anche il passaggio dai Borbone ai Savoia (fino all’ultimo re, Umberto II).
L’idea nasce da un’assenza. A settembre, quando il trono è stato trasferito nel centro di restauro e conservazione La Venaria di Torino per il progetto “Restituzioni” di Intesa Sanpaolo.
Al suo posto, una sedia borbonica settecentesca preziosa ma non tanto quanto quel simbolo regale. E allora la restauratrice Francesca di Martino ha lanciato una proposta: quella di richiamare comunque l’attenzione sul passato, offrendo spunto a un progetto per passeggiare a fermi nella storia.
Scorrono, così, nell’ascensore, quattro secoli: dall’epoca di Caravaggio, attraverso il settecento abitato da Carlo III, proseguendo verso un ottocento post napoleonico fino al passaggio di scettro dopo l’Unità d’Italia. Per poi raggiungere, al quarto, il panorama che ancora ci affascina. Luci contemporanee.
Tra un piano e l’altro emergono il lavoro, la fatica, le difficoltà ma anche la festosità del popolo mai ammesso a corte, tuttavia autentico protagonista del Regno di Napoli. Le scene si animano (ispirate) da dipinti, vasi, e arazzi. Un grande spettacolo che dona nuove emozioni a turisti e napoletani.
Per saperne di più
www.palazzorealedinapoli.org
prenotazioni belvedere
The Royal Palace of Naples/ The King’s (virtual) elevator travels through four centuries : from the 17th century to the unification of Italy and beyond. Exploring life at court
A repeated leap in time. This is the mechanism of Midnight in Istanbul, a Turkish series that is very popular on Netflix, now in its second season and heading for its third.
The protagonist is Esra, a journalist of the third millennium, who goes to the ancient Pera Palace Hotel to write an article about its 130th anniversary. There she meets the director, Ahmet, and discovers that in room 411, where the queen of detective fiction, Agatha Christie, slept, a person is catapulted into another time dimension at the stroke of midnight.
Something similar will happen in these days and in the following months, for about a year, to the public that visits the historic apartment in the Reggia in Piazza del Plebiscito in Naples. All you have to do is enter the throne room, which is not there at the moment because it is being carefully restored (until February 2026). Behind it, in what used to be the general’s passetto, you are in an interactive virtual lift that takes you to the floor you want at the touch of a button, just like we usually do.
We are introduced to a fascinating video installation, created by Kaos Produzioni under the artistic direction of Stefano Gargiulo, which, depending on the buttons chosen, takes us from the 17th century (when the Residence was built) to the present day, at the top, on the belvedere, recently restored to its full splendour, with a breathtaking view of the sea and Vesuvius. You can choose the floor that corresponds to a particular period of court life: there is also the transition from the Bourbons to the Savoys.
The idea comes from an absence. In September, the throne was transferred to the La Venaria restoration and conservation centre in Turin for Intesa Sanpaolo’s “Restituzioni” project.
In its place was an 18th century Bourbon chair, precious but not as much as that royal symbol. So the restorer Francesca di Martino made a suggestion: to look at the past and offer a project for a stroll through history.
In the lift, four centuries pass by: from the time of Caravaggio, through the 18th century of Charles III, to the post-Napoleonic 19th century, until the passing of the sceptre after the Unification of Italy. Then to the panorama that still fascinates us.
From one floor to the next, you can see the work, the fatigue, the difficulties, but also the joy of the people, who were never admitted to the Court, but who were the authentic protagonists of the Kingdom of Naples. The scenes are brought to life through paintings, vases and tapestries. A great show that gives tourists and Neapolitans new emotions.
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www.palazzorealedinapoli.org
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