Festività natalizie al Museo archeologico nazionale di Napoli, Da oggi oggi, nella sala 95, la mostra “Da Pietro Fabris a Vincenzo Gemito. Nuove acquisizioni del Mann” che, sino al 24 febbraio 2025, presenta al pubblico cento tra le nuove acquisizioni del Museo.
Le opere, che sono entrate a far parte del patrimonio dell’Istituto negli ultimi due anni, per acquisti o donazioni, testimoniano l’immensa fortuna che il Museo ha riscosso nel corso della sua storia (saranno 250 anni nel 2027). 
Tra i pezzi acquistati in esposizione, spiccano il grande acquerello tardo settecentesco dell’artista romano Filippo Maria Giuntotardi (1768–1831, foto in copertina) – con una delle più antiche vedute di Pompei (Porta Ercolano) – e la replica della statuetta pompeiana in bronzo del Narciso, realizzata dallo scultore napoletano Vincenzo Gemito (1852–1929). 
Tra le donazioni vi sono i disegni preparatori che, offerti dallo studioso e collezionista Carlo Knight, permettono di ricostruire con più accuratezza la storia de Le Antichità di Ercolano Esposte. La donazione di Ernesto Bowinkel arricchisce, invece, le collezioni fotografiche del Museo con alcune migliaia di positivi e circa duecento negativi su lastra, tutti legati alla storia del viaggio in Italia, di cui Napoli e le sue antichità furono una tappa fondamentale. 
La mostra è a cura di Andrea Milanese, Ruggiero Ferraojoli e Domenico Pino; la progettazione di allestimento è di Fernando Giannella e Alice Lentisco (Direzione Generale Musei). 
Inoltre, nell’atrio del Mann, il Presepe dei monaci, in prestito dalla Certosa e Museo di San Martino: realizzato da maestranze napoletane della seconda metà del XVIII secolo, il presepe ambienta la scena della Natività tra architetture classiche, per testimoniare le contaminazioni tra cristianesimo e pensiero pagano. Particolarmente interessanti sono le due figurine del pastorello bambino e della contadinella, sebbene l’angelo con turibolo, attribuito a Giuseppe Sammartino, sia con ogni probabilità, il pezzo più pregevole della composizione.
Il 24 e il 31 dicembre il Museo archeologico nazionale di Napoli sarà aperto dalle 10 alle 18, il 25 dicembre si chiude, mentre il 1° gennaio il museo sarà straordinariamente aperto al pubblico, dalle 10 alle 18.

Un’opera di Fabris

The exhibition/ From Pietro Fabris to Vincenzo Gemito. Here are the new acquisitions of the Neapolitan Archaeological Museum

Christmas festivities at the National Archaeological Museum of Naples, starting today in room 95, the exhibition ‘From Pietro Fabris to Vincenzo Gemito. From Pietro Fabris to Vincenzo Gemito. New acquisitions of the Museum”, which will be on show until 24 February 2025, presents one hundred of the Museum’s new acquisitions to the public.
The works that have been added to the museum’s collection in the last two years, either through purchase or donation, bear witness to the immense wealth that the museum has enjoyed throughout its history (it will be 250 years old in 2027).
Among the works acquired for the exhibition are a large watercolour by the Roman artist Filippo Maria Giuntotardi (1768-1831) from the end of the 18th century – one of the oldest views of Pompeii (Herculaneum Gate) – and a replica of the Pompeian bronze statue of Narcissus by the Neapolitan sculptor Vincenzo Gemito (1852-1929).
Among the donations are preparatory drawings, donated by the scholar and collector Carlo Knight, which will allow a more accurate reconstruction of the history of the Antiquities of Herculaneum Exhibition.
Ernesto Bowinkel’s donation, on the other hand, enriches the Museum’s photographic collections with several thousand positives and about two hundred plate negatives, all related to the history of the voyage to Italy, of which Naples and its antiquities were a fundamental stage.
The exhibition is curated by Andrea Milanese, Ruggiero Ferraojoli and Domenico Pino, and designed by Fernando Giannella and Alice Lentisco (Direzione Generale Musei).
Also in the Mann Atrium is the Monks’ Crib, on loan from the Charterhouse and Museum of San Martino: made by Neapolitan artisans in the second half of the 18th century, the crib places the Nativity in the context of classical architecture and bears witness to the contamination between Christianity and pagan thought. Of particular interest are the two figures of the shepherd boy and the peasant girl, while the angel with censer, attributed to Giuseppe Sammartino, is probably the most precious piece of the composition.
On the 24th and on the 31st of December the National Archaeological Museum of Naples is open from 10 a.m. to 6 p.m., on the 25th of December it is closed and on the 1st of January the museum is exceptionally open to the public from 10 a.m. to 6 p.m.

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