Napoli si rinnova come città dell’accoglienza e apre Casa Arcobaleno, prima dimora per i migranti lgbtqi+. La nuova sede (foto) è nel quartiere di San Giovanni a Teduccio ed è stata inaugura ieri dal sindaco e presidente Anci, Gaetano Manfredi. Un luogo sicuro per ospitare fino a sei persone: qui rifugiati e richiedenti asilo potranno vivere e integrarsi nella società.
Spiega il primo cittadino: «È una bellissima iniziativa che valorizza e difende la diversità in un mondo che troppo spesso la reprime. Molti di questi migranti provengono da contesti dove l’unicità individuale è spesso vista come una minaccia. Questa iniziativa è un faro di speranza che dimostra come la diversità culturale sia una ricchezza. Molti dei migranti coinvolti hanno dovuto fuggire da luoghi dove la loro identità era oppressa. Avere quindi la possibilità di un luogo dove ci sia accoglienza e rispetto dei diritti, e favorire percorsi di inclusione per la comunità lgbtqi+, non solo è una bella cosa, ma è naturale che ciò accada in questa città che ha sempre fatto della diversità un valore».
Gestita da Arci Mediterraneo, realtà impegnata da anni nella promozione dei diritti umani e dell’inclusione sociale, Casa Arcobaleno si inserisce nel programma nazionale Sai (sistema di accoglienza e integrazione) coordinato dal Servizio Centrale dell’Anci e dal Ministero dell’Interno con l’obiettivo di fornire supporto e accompagnamento a richiedenti asilo e rifugiati.
Oltre a un tetto sicuro, gli ospiti della struttura avranno accesso a supporto psicologico, legale e formativo, con percorsi personalizzati volti a favorire la loro autonomia ed il pieno inserimento nella società.
Conclude Antonello Sannino, presidente dell’Associazione Antinoo Arcigay Napoli: «Queste persone arrivano qui da paesi dove vigono leggi fortemente punitive e restrittive nei confronti della libertà – ha dichiarato il Presidente dell’Associazione Antinoo Arcigay Napoli, Antonello Sannino – e Casa Arcobaleno offre loro un percorso di accoglienza protetto. Credo che questo sia un atto di civiltà importante che arriva ancora una volta dalla nostra città, dal Sud, dove c’è l’unica casa di accoglienza comunale per questa comunità vittima di discriminazione e marginalità».
San Giovanni a Teduccio/ Opening of Casa Arcobaleno, the first home for lgbtqi+ migrants
Naples is renewing itself as a welcoming city by opening Casa Arcobaleno, the first home for Lgbtqi+ migrants. The new centre is located in the San Giovanni a Teduccio district and was inaugurated yesterday by the Mayor and the President of Anci, Gaetano Manfredi. A safe place for up to six people: this is where refugees and asylum seekers can live and be integrated into the Neapolitan community.
The first citizen explains: “It is a wonderful initiative that values and defends diversity in a world that too often suppresses it. Many of these migrants come from contexts where individual uniqueness is often seen as a threat. This initiative is a beacon of hope that shows how cultural diversity is an asset. Many of the migrants involved have had to flee places where their identities have been suppressed. Therefore, the possibility of having a place where there is welcome and respect for rights, and promoting pathways of inclusion for the Lgbtqi+ community, is not only a beautiful thing, but it is natural that this should happen in this city that has always made diversity a value”.
Run by Arci Mediterraneo, an organisation that has been working for years to promote human rights and social inclusion, Casa Arcobaleno is part of the national Sai (Reception and Integration System) programme, coordinated by the Central Service of Anci and the Ministry of the Interior, which aims to support and accompany asylum seekers and refugees.
In addition to a safe roof over their heads, guests of the centre will have access to psychological, legal and educational support, with personalised pathways aimed at promoting their autonomy and full integration into society.
Antonello Sannino, president of the Associazione Antinoo Arcigay Napoli, concludes: “These people come here from countries with very punitive and restrictive laws, and Casa Arcobaleno offers them a protected reception path. I believe that this is an important act of civilisation that comes once again from our city, from the south, where there is the only municipal shelter for this community that is a victim of discrimination and marginalisation”
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