Due occhi tondi che richiamano l’azzurro del mare e del cielo di Napoli. Uno sguardo che rimanda alla percezione del mondo e della luce. Così parte la mostra di Libero De Cunzo, dal titolo “Tess”, curata da Raffaella Morra e Loredana Troise al Museo Nitsch che si inaugura domani, sabato 18 gennaio (opening dalle 11,30 alle 15 addolcito dalle sfogliatelle del Caffè Gambrinus).
Immaginazione e emozioni si intrecciano alimentate, però, dalla realtà. E l’autore, infatti, immortala un muretto di pietre sconnesse, una Venere scolpita, un’impalcatura, un picchetto piantato fra i sampietrini, facciate coperte da veli pubblicitari.
La differenza è marcata dall’attenzione al colore e ai dettagli che consente a chi guarda di riflettere sull’istante di vita proposto. In fondo, che cos’è la quotidianità se non lo scorrere inesorabile dei suoi istanti interpretati da cose, fatti e persone?
Ogni giorno incontriamo la gemma sul ramo, la grondaia che gocciola, la linea rossa dell’orizzonte, la luce delle nuvole. Ma andiamo oltre. Libero De Cunzo, no. In quanto artista si sofferma sull’incontro visivo.
E ne restituisce il ritmo attraverso 40 tessere 20×20 realizzate da mille punti diversi e installate a occhio, in modo tale da permettere a chi osserva di cambiarne l’ordine. Spazio e tempo si mostrano in un mosaico di particolari dove tutto è rimesso in discussione: utore-spettatore; interno esterno; soggetto-oggetto; guardare-essere guardati.
L’esposizione può essere visitata fino al 22 febbraio in due sale attigue connesse a un ampio spazio panoramico dove conversare e trattenersi per scattare una fotografia, leggere un libro, approfondire un concetto e consultare cataloghi e altri materiali del fotografo..
De Cunzo è stato docente di arte della fotografia al Liceo artistico Boccioni-Palizzi dal 1987 al 2024 e del corso di fotografia per l’ambiente e il paesaggio all’Accademia di belle arti di Napoli. L’attività
didattica è sempre stata parte integrante del suo progetto di ricerca.
Per saperne di più
Fondazione Morra Museo Hermann Nitsch
Vico Lungo Pontecorvo 29/d 80135 Napoli
Tel. +39 0815641655
www.em-arts.org
www.fondazionemorra.org
www.museonitsch.org
Nitsch Museum/’Tess’, a mosaic of colours and perspectives, the reality photographed by Libero De Cunzo
Two round eyes that recall the blue of the Naples sea and sky. A gaze that recalls the perception of the world and of light. This is how Libero De Cunzo’s exhibition “Tess”, curated by Raffaella Morra and Loredano Troise, opens tomorrow, Saturday the 18th of January, at the Nitsch Museum (opening from 11.30 to 15.00, sweetened by Caffè Gambrinus’ sfogliatelle).
Imagination and emotion intertwine, but they are fuelled by reality. And the author does indeed immortalise a small wall of unconnected stones, a sculpted Venus, scaffolding, a fence planted among the sanpietrini, facades covered with advertising veils.
The difference is in the attention to colour and detail, which allows the observer to reflect on the moment of life proposed. After all, what is everyday life if not the inexorable flow of its moments, interpreted by things, facts and people?
Every day we see the bud on the branch, the dripping gutter, the red line of the horizon, the light of the clouds. But we go on. Libero De Cunzo does not. As an artist, he dwells on the visual encounter.
And he restores its rhythm through 40 20×20 tiles made up of a thousand different points, installed by eye so that the viewer can change the order. Space and time are shown in a mosaic of details in which everything is called into question: user-spectator; inside-outside; subject-object; watching-being watched.
The exhibition is on view until the 22nd of February in two adjoining rooms connected by a large viewing area, where one can talk and linger to take a photograph, read a book, explore a concept and consult catalogues and other materials by the photographer.
De Cunzo taught photography at the Liceo artistico Boccioni-Palizzi from 1987 to 2024 and the course in environmental and landscape photography at the Academy of Fine Arts in Naples. The activity
Teaching has always been an integral part of his research project.
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