Frammenti di esistenza. Quella di Luciano Caruso (1944 – 2002) che viene riproposta da Paola Pozzi e Michele Maria, figlio dell’artista, propongono nella galleria FrameArsArtes di Napoli (Corso Vittorio Emanuele 525), con testo critico di Silvia Piffaretti. Finissage mercoledì 22, alle 18
Il frammento infatti, accompagna tutta la sua vita creativa del poeta, autore e giornalista nato a Foglianise, nelle montagne del Sannio, formatosi a Napoli, trapiantato a Firenze nel 1976. Lui stesso scriveva, infatti: Io ho sempre considerato ogni opera come un momento di una ricerca più vasta,
una tappa di un cammino in fieri. Un’opera non è mai conclusa.
L’iniziativa viene presentata al pubblico nello spazio espositivo di Paola Pozzi con cui Caruso aveva uno stretto rapporto personale: l’esposizione si snoda attraverso una trentina di opere, con una particolare attenzione anche al viaggio.
I lavori provengono per la maggior parte da un collezionista
privato che ha negli anni acquistato un patrimonio che solo oggi decide di mostrare al grande pubblico. E, quasi nella loro totalità degli anni novanta, mostrano la complessità della poetica dell’artista e della sua evoluzione dai primi quadri degli anni ’60.
L’uso della scrittura e della citazione ne sono caratteristica principale con l’uso di colori naturali uniti a elementi preziosi, come perle e foglia d’oro e carte pregiate e antiche.
Caruso nel suo percorso umano e artistico incontra anche i pittori del Gruppo 58, che agiscono intorno alla “nuova figurazione”, come Mario
Persico, Guido Biasi, Enrico Bugli, Bruno Di Bello, Lucio Del Pezzo, Salvatore Paladino. Entrerà in contatto con l’ambiente milanese (tramite Enrico Baj, Sergio D’Angelo e Piero Manzoni) e parigino (i lettristi, François Dufrêne e i situazionisti).
A Napoli la sua esperienza s’incrocia con quella del poeta Stelio Maria Martini e del gruppo di Linea Sud (1963-1967) ma anche di Emilio Villa e Mario Diacono a Roma dal 1965.
Molte le sue partecipazioni alle esposizioni dedicate alla nuova
scrittura, poesia visiva, poesia visuale, libri d’artista, in Italia e all’estero.
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www.framearsartes.it
FrameArsArtes/ Luciano Caruso: precious artistic fragments of a wandering life
Fragments of existence. By Luciano Caruso (1944 – 2002), proposed by Paola Pozzi and Michele Maria, the artist’s son, at the FrameArsArtes gallery in Naples (Corso Vittorio Emanuele 525), with a critical text by Silvia Piffaretti. Closing Wednesday 22, at 6 pm.
The fragment, in fact, accompanies the entire creative life of this poet, writer and journalist, born in Foglianise, in the Sannio mountains, educated in Naples and transplanted to Florence in 1976. He himself wrote: In fact, I have always considered each work as a moment of a wider research, a stage of a journey in fieri. A work is never finished.
The initiative will be presented to the public at the gallery of Paola Pozzi gallery, with whom Caruso had a close personal relationship: the exhibition includes about thirty works, with a focus on travel.
Most of the works come from a private collector
A private collector who, over the years, has accumulated a legacy that he is only now showing to the public. Dating almost entirely from the 1990s, they show the complexity of the artist’s poetics and its evolution since the first paintings of the 1960s.
The use of writing and quotation are the main characteristics, with the use of natural colours combined with precious elements such as pearls and gold leaf, and precious and antique paper.
Caruso’s human and artistic journey also brought him into contact with the painters of the ‘Group 58’, who worked with the ‘new figuration’.
Persico, Guido Biasi, Enrico Bugli, Bruno Di Bello, Lucio Del Pezzo and Salvatore Paladino. He came into contact with the milieus of Milan (through Enrico Baj, Sergio D’Angelo and Piero Manzoni) and Paris (the Lettrists, François Dufrêne and the Situationists).
In Naples, his experience intersected with that of the poet Stelio Maria Martini and the Linea Sud group (1963-1967), but also with Emilio Villa and Mario Diacono in Rome from 1965.
He partcipated in many exhibitions dedicated to new writing, visual visual poetry, artists’ books, in Italy and abroad.