Quarantadue anni di misteri. Mehmet Ali Ağca, l’attentato al Papa, la banda della Magliana, la tratta delle bianche, uno strano appartamento a Londra.
Emanuela Orlandi sparì il 22 giugno 1983 mentre tornava da una lezione di musica. Nel cuore di Roma, a un passo dal Vaticano, dove viveva con la famiglia.
Da allora la sua storia si è trasformata in un intrigo internazionale. Ma di quella ragazzina di 15 anni, che voleva solo viversi i suoi anni, ancora nessuna traccia.
La nuova tappa del format Napoli Fermata Mistero, organizzato dal Teatro Pubblico Campano in collaborazione con Gialli.it sarà tutta dedicata al Caso Orlandi. Martedì 28 gennaio alle 19 in via Montecalvario 16 (a pochi passi dalla metro stazione Toledo).
A ricostruire questi anni di misteri e silenzi, di depistaggi e bugie, e a orientarci verso nuovi e recenti spiragli, sarà il fratello, Pietro Orlandi, che non ha mai smesso di cercarla.
Sarà intervistato da Ciro Sabatino, giornalista e direttore artistico del Festival del Giallo Città di Napoli, che aveva già portato Orlandi a Napoli nel maggio scorso. Allora oltre quattrocento persone accorsero per ascoltare la ricostruzione dell’intera vicenda.
In questa occasione si proverà a fare un passo avanti ascoltando dalla voce del fratello di Emanuela tutte le novità e gli sviluppi sul mistero più fitto della storia d’Italia. Un’iniziativa che conta sulla consulenza dell’ex pm Raffaele Marino.

Per saperne di più
GIALLI.IT 
botteghino@teatronuovonapoli.it

www.gialli.it

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