Bagnoli/ Cineteatro La Perla: persone e animali visti da vicino attraverso il grande schermo. Una rassegna ideata dalla regista Antonietta De Lillo (29 gennaio – 14 febbraio)

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L’uomo e la bestia. Al cineteatro La Perla di Bagnoli, da mercoledì 29 gennaio la rassegna cinematografica ideata da Antonietta De Lillo con la curatela artistica di Gina Annunziata, Giuseppe Borrone, Paola Cassano, Veronica Flora, Antonio Pezzuto, realizzata dalla Marechiaro Film nell’ambito del film partecipato.
L’iniziativa, promossa e finanziata dal Comune di Napoli nell’ambito del progetto Cohousing cinema Napoli con il patrocinio dell’Università Federico II di Napoli e la collaborazione di Film Commission Regione Campania e Accademia di Belle Arti di Napoli, affronta il rapporto fra umani e animali nel cinema.
La rassegna, con ingresso libero fino a esaurimento posti, sarà un’occasione di riflessione collettiva su questioni cruciali della nostra società, legate alla dimensione esistenziale, sociale e politica dell’essere umano e dalle sue profonde contraddizioni, sul suo rapporto con il nostro Pianeta e i nostri coinquilini. 

Qui sopra, Antonietta De Lillo. In copertina, la locandina della rassegna


I diciassette titoli programmati in tre settimane, ogni mercoledì, giovedì e venerdì (29, 30, 31 gennaio, 5,6,7 e 12,13,14 febbraio), con matinée per i ragazzi e proiezioni serali, accompagneranno lo spettatore in un viaggio attraverso il tempo e i diversi generi di narrazione: documentari, film di finzione, animazione, cortometraggi e classici del passato.
Le proiezioni saranno introdotte da rappresentanti del mondo della cultura, del cinema e dell’attivismo a tutela dei diritti degli animali dando vita, partendo dalla visione cinematografica, a un momento di scambio e ascolto reciproco sul rapporto tra esseri umani e animali.
Spiega De Lillo: «Fin dall’inizio della mia carriera mi sono sempre sentita spettatrice prima che regista, e anche in questa avventura, per me totalmente inedita, io e i curatori abbiamo fatto delle scelte immaginando noi stessi tra il pubblico in platea, curiosi di vedere i film proposti. Infatti abbiamo costruito un programma che non distingue fra cortometraggi indipendenti, film hollywoodiani e documentari. Per me non esistono registi esclusivamente di documentari, di finzione o di animazione: esistono storie che meritano di essere raccontate, ed è proprio seguendo questo principio che abbiamo costruito il programma della rassegna».
Attraverso la visione cinematografica di opere italiane e internazionali, che pongono gli animali davanti alla macchina da presa, la rassegna vuole restituire al pubblico di ogni età i frutti dell’indagine artistica, culturale e sociale condotta nell’ambito della pluriennale ricerca della Marechiaro Film sul tema L’uomo e la bestia
La rassegna dedica in particolare ai ragazzi delle scuole un momento per scoprire non solo il gioco di rispecchiamento che il cinema riesce a creare tra mondo animale e mondo umano, ma anche mettere in evidenza le diverse tecniche che si possono utilizzare nell’animazione.
Dalla plastilina a passo uno che anima la rivoluzione delle galline intrappolate nel pollaio-prigione in fuga dall’inevitabile destino dell’uovo o morte, a cui i crudeli proprietari umani le condannano in Galline in fuga (2000)al mondo tridimensionale di Flow (2024), avventura post apocalittica di un gatto che, in compagnia di altri animali, cerca di sopravvivere in un mondo quasi sommerso, e nel quale l’umanità sembra essere scomparsa. Fino all’ode in 2D all’amicizia nella storia di un cane e un robot nella Manhattan degli anni ’80 de Il mio amico robot (2023).
La programmazione serale viaggerà avanti e indietro nella storia del cinema attraverso i generi e le loro ibridazioni, passando da finzione a documentari e cortometraggi, alcuni realizzati durante il workshop “Fare un film” come Bàgliu (2024)di Annalisa Mutariello, che racconta la storia di un crudele allontanamento dal punto di vista del suo protagonista, un agnellino.
Tra i film proposti, Lui mi aspetta (2024)di Fabio Fontana narra l’amicizia unica tra una velista agonistica e il gabbiano che da quindici anni ogni mattina si appollaia sul davanzale della sua finestra. L’Uccello Imbroglione (2024)di Davide Salucci segue la ricerca, portata avanti da Rosanna e sua nipote Giada, di un misterioso uccello in grado di imitare ogni suono, compresa la voce del defunto marito di Rosanna.
E ancora, due maestri del cinema, dal Giappone alla Francia, si incontrano per un altro film cult con cui torniamo alla finzione per raccontare la scandalosa bunueliana liaison tra una donna, interpretata dalla conturbante Charlotte Rampling, e uno scimpanzé in Max amore mio (1986).
Il punto di vista della scrofa, poi, è al centro del film Gunda (2020)del russo Victor Kossakovsky, in cui l’osservazione senza filtri di una scrofa e dei suoi cuccioli permette di percepire il valore della vita di tutti gli animali che abitano il pianeta.
Mentre una diversa relazione tra primati viene raccontata in Project Nim (2011)dell’inglese James Marsh, in cui uno scimpanzé appena nato viene sottratto alla madre allevato come un bambino sotto la supervisione di un professore universitario. Riuscirà a imparare il linguaggio umano?
Per saperne di più
https://www.cineteatrolaperla.it/

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