Sarà il teatro questa volta a incantare gli spettatori del Mann. Con la regina Zenobia, la mitica regina che prese il potere nell’attuale Tadmor in Siria, appendice remota dell’impero romano. Separandosi dal controllo dell’antica Roma e proclamando una monarchia indipendente.
Battagliera e determinata, affiancò i persiani, aiutandoli a divincolarsi dal giogo romano. E si lanciò in una campagna di espansione del proprio territorio. Al Museo archeologico nazionale di Napoli Zenobra rivivrà giovedì 28 settembre alle 21, nella sala del Toro Farnese, che in questo giovedì d’inizio autunno ruba la scena al giardino dell Fone, scenario dei concerti estivi. Le darà corpo e voce Adriana Carli dell’associazione La riggiola.
“Io, Zenobia, regina di Palmira” è il titolo dello spettacolo che metterà in scena nella magnifica cornice, dell’ antico Palazzo degli studi. La chiamavano la regina guerriera per il suo temperamento forte e la sua ambizione. Venne sconfitta dall’imperatore Aureliano che la fece prigioniera, conquistando la capitale Palmira.
Spiega Carli: «In un viaggio a Palmira sono stata attraversata da un caldo vento che mi ha riportato l’immagine della mitica regina Zenobia.Ho pensato di scrivere qualcosa che la facesse rivivere attraverso un personaggio così pieno di sfumature umane: la fierezza, l’ambiguità, una sete di potere nata dalla volontà di nobilitare il suo popolo, anche al cospetto dell’onnipotenza della Roma Imperiale, il distacco virile del condottiero, un erotismo libero e un amore materno che l’accomuna a tutte le donne».
Da quel ricordo, una riflessione amara sull’oggi: «Lo spazio meraviglioso dell’antica città era intriso di sonorità struggenti e potenti, fino a diventare spaventose. Spaventose come l’orrido presente che l’ha vista violata e distrutta da ottuse forze oscure. Palmira…protetta solo da Khaled Asaad, l’archeologo che ha dato la vita per cercare di salvare almeno parte del tesoro d’arte che ha custodito per tutta la sua vita. A lui dedico questo spettacolo che accomuna tutte le persone che amano il bello e il giusto».
Per saperne di più
www.museoarcheologiconapoli.it
Nelle foto ((Afp/Eid), Palmira occupata dall’Isis e la locandina dello spetatcolo