Di donne non si parla mai abbastanza. Spesso, purtroppo, invadono le cronache nere come vittime. Della violenza, di abusi scellerati, di una discriminazione ancorata a schemi di sopravvivenza maschile assurdi. Capita, però, che riescano a descriversi da sole. E allora nasce uno spettacolo come quello che va in scena al teatro Tram di via Port’Alba, 30, nel cuore storico di Napoli, Corpi scelti. Trittico carnale dove c’è anche la partecipazione di un autore, in sintonia e non in antitesi. Sabato 4 novembre alle 21 e domenica 5 alle 18.
Il progetto drammaturgico è firmato Angela Matassa, Anna Mazza e Roberto Russo. Che hanno elaborato un testo “trino e uno”, spirato al mondo femminile, in cui dominano l’ironia e il surreale.
“Volevo gli occhi blu” (Matassa), “Taglio netto” (Mazza), “Cu-lotteria” (Russo), diventano atto unico, per una messinscena divertente e provocatoria che tocca i bisogni reali, i sogni, le illusioni che appartengono a tutti noi.
Tre corpi. Belli, scelti, selezionati. Tre donne. Tre storie. Apparentemente molto diverse tra di loro, le vicende delle protagoniste hanno un filo rosso che le unisce e le separa continuamente. Il loro è il linguaggio del corpo, che parla, comunica, propone.
Metafora dell’oggi instabile e caotico. Il fisico con la sua forte presenza diviene spunto per un’indagine psicologica e nello stesso tempo denuncia il burattino-uomo/donna che in ogni momento è a un passo dal perdersi, per la crisi, per la fragilità umana, per gli attentati a certezze e valori, che caratterizzano la nostra quotidianità.
L’azione si svolge in un moderno condominio, in cui le tre protagoniste (Laura Borrelli, Gioia Miale, Imma Pagano per la regia di Peppe Miale e la produzione di Suoni & Scene) vivono i propri dubbi come dialogando tra di loro. Il finale inaspettato le farà incontrare in una condivisione surreale e sorprendente.
In foto, le tre protagoniste in scena