E i Pacs, e i Dico e le Coppie di Fatto? Che fine hanno fatto tutte le
promesse, i dirò i farò? Gi nemmeno la legge contro l’omofobia è passata,
Italia paese retrogado in confronto a una America bigotta e paesi Europei che si sono messi al passo con i tempi moderni. Ci rimangono tristi trasmissioni
televisive, con le varie Mussolini, Carfagne che, sopra le loro sedie e
accavallando le loro gambe, fanno sentire quanto sono erudite e pronte a prendersi
l’applauso, con le loro battute studiate a tavolino, e fanno vedere a tutti
quando sono “Bellelle”.
Piangeva a dirotto stamattina Eduardo, una vita passata con il suo compagno Nino, trentasei anni vissuti insieme, ma ditemi quante coppie durano trentasei anni?
Nino era un lavoratore, si stava godendo la meritata pensione da poco
tempo, poi improvvisamente è scomparso dalla vita.
Eduardo, disoccupato da tre
anni, disperato, mi chiedeva di come sar adesso la sua vita.. Non ho saputo
rispondere… Ma si sa, il tempo è un gran dottore. Adesso dovr pensare a come
andare avanti.
Io mi domandavo se il povero Nino gli ha lasciato un qualcosina per campare i primi tempi. Poi, subito mi sono chiesto “Ma la famiglia gli
permetter di prendersi quello che è in suo diritto? Quanti amici miei sono
stati lasciati dai loro compagni e hanno visto arrivare di corsa le famiglie
ai capezzali per impossessarsi degli oggetti cari, dei ricordi, dei
vestiti del caro estinto, imponendo diritti e condizioni che non stanno n in
cielo. n in terra, nemmeno guardando quanto dolore uscisse dagli occhi dell’
abbandonato “amico”.
A.V. lascia la moglie perch si innamora di un ragazzo, vivono intensamente
una grande storia. A. V. è un operaio metalmeccanico, il suo ragazzo pulisce le
scale dei condomini, vivono in un modesto monolocale . La moglie di A.V. non ha
mai voluto concedergli il divorzio. “Mi devo mangiare la tua pensione” inveiva
sempre la moglie.
Il povero A.V. mor in un incidente stradale
lasciando il ragazzo, dopo otto anni di felice convivenza. Adesso la moglie si
mangia la pensione, sperperando i soldi nei Bingo notturni e il povero ragazzo
beve le sue lacrime, ricordando l’amato ed è l’unico che va a portare un
fiore sulla sua tomba.
Quante storie potrei raccontare, aneddoti che vi farebbero accapponare la
pelle, vite vissute nel nome dell’amore e della dedizione più grande, sempre in
nome di una parola che finisce nel momento in cui nulla più ti è riconosciuto,
perch lei o lui sono andati via, perch non sei una coppia uomo donna, perch
la chiesa non ti riconosce, perch lo Stato non ti riconosce, ma, signori miei
conoscete i primi articoli della Costituzione Italiana? O la conoscete solo
quando serve a voi? O ci riconoscete quando dobbiamo votare, quando dobbiamo
pagare le tasse, quando siamo in prima linea con i nostri contributi?
E allora fanno bene gli innamorati omo che cambiano paese, espatriando con le
loro menti, portando braccia e lavoro in altri paesi che riconoscono i loro
sacrosanti diritti.
Guardo tristemente i giovani di oggi che non sanno, che forse nemmeno si
chiedono cosa sar il domani per le coppie che si amano una vita intera. Mi
confronto tutti i giorni con i ragazzi… le loro risposte? “E ma ci sono tanti
problemi, la crisi, il lavoro la condizione politica ecc ecc”.
Sono le stesse
risposte che molti politici televisivi danno nelle loro sempre più presenti
apparizioni. Ecco, questi messaggi sublimali condizionano i nostri ragazzi,
facendo scattare il meccanismo della regressione culturale e politica dei
giovani ( e non parlo solo dei problemi delle coppie omosessuali).
Sapete che vi dico? Mettiamo il burqa a certi italiani bigotti, ignoranti e
insensibili.
Questo articolo lo dedico a tutti i Nino e Giorgio del mondo offesi nel giorno
della loro uscita dal palcoscenico che è la vita, dopo averla vissuta pienamente,
e con un grande amore vicino.
Signori politici, ma voi avete mai avuto il privilegio di godere del più grande
dono che ci ha regalato Dio? Lo conoscete? Si chiama Amore.
In foto, gay pride a Mosca. L’omofobia è un virus internazionale