Dieci autori per un pamphlet, dieci racconti in formato tascabile. Da un’idea di Wine&Thecity nasce “Ebbrezze letterarie”, Colonnese Editore (pagg. 96, euro 8,00). Dieci declinazioni del vino, un progetto di Wine&Thecity e Colonnese editore, curato da Diego Nuzzo, per celebrare il decennale della rassegna che dal 2008 promuove la cultura del vino e l’ebbrezza creativa.
Si comincia con l’ebbrezza della morte. Un racconto surreale di Franco Arminio. Il corpo si libera, svanisce, non ha più forme; non esiste più il confine tra finito e infinito, non bisogna mantenere più misure, non si sogna più ma si è sognati, non bisogna più lottare perché si è liberi, non bisogna più mascherarsi per vivere, non bisogna più avere anima né cuore.
Si continua nell’ubriachezza di un uomo che davanti alla moglie scambia WhatsApp con le sue amanti in una stanza di ospedale. A un tratto i copia e incolla dell’uomo tra l’una e l’altra, con la moglie davanti che cerca di capire, si ingarbugliano. Il finale è travolgente.
Indicativo il racconto della giornalista Titti Marrone. Gianfilippo Ognibene vive all’ombra del padre, alla sola pronuncia di quel cognome si spalancavano porte e si aprivano mondi inaspettati. Gianfilippo tracannava di tutto, un quasi “finto” avvocato senza cause, pochi movimenti giornalieri e tanto ozio. A un certo punto gli impedimenti fisici del padre lo buttano nella mischia della politica, per mantenere il “rubinetto” del consenso familiare ancora aperto. Apriti cielo. Il finale riserva un aspetto sorprendente.
Questi dieci scritti, avvolgenti e ben calibrati per il lettore, sono la dimostrazione che il racconto breve non ha meno dignità dei romanzi. E’ preciso, diretto, esatto, come sostiene nella postfazione Diego Nuzzo.
Ecco i dieci autori
Viola Ardone, Franco Arminio, Diana Lama, Diego Lama, Titti Marrone, Diego Nuzzo Antonella Ossorio, Silvio Perrella, Pier Luigi Razzano, Eduardo Savarese.
In foto, una delle locandine della rassegna Wine&Thecity