Chitarrista, compositore, direttore d’orchestra, Enzo Amato ripercorre con noi le motivazioni della sua ricostruzione storica di un pianeta musicale ancora poco esplorato (nel libro La musica del Sole, edito da Controcorrente, dedicato alla scuola musicale napoletana del Settecento).

Maestro Amato, ridimensionare un monumento musicale come Mozart è un atto di coraggio…

La mia intenzione non è quella di screditare Amadeus Mozart che è una vittima quasi inconsapevole di tutto quello che è accaduto, le menzogne le hanno veicolate i personaggi che gravitavano intorno alla sua figura perpetrando fino ai nostri giorni la divulgazione di false notizie come quella che accusa il grande Antonio Salieri di aver avvelenato Mozart. Questa menzogna è stata sublimata da un film “Amadeus” che è fatto visionare ai ragazzi nelle scuole e non sempre i docenti spiegano qual è la verit  anche perch, si è tentato di tenerla nascosta, ma nel libro si chiarisce questo e tanti altri aspetti che hanno elevato il musicista Salisburghese alle vette della musica di tutti i tempi, in realt  la sua maestria è uguale a quella di tantissimi musicisti della sua epoca che sono stati dimenticati per fare posto, e sul libro si capisce il perch, alla triade Viennese Haydn, Mozart e Beethoven.

Questo libro costringe a osservare una realt  oscurata. E riscrive la storia della musica. Molti le remeranno contro.

Ho cercato in questo libro di verificare puntualmente con documenti tutto quello che ho scritto per far luce su tutto quello che non si dice sulla Scuola Musicale Napoletana del Settecento. E’ normale però che il disegno di chi ha generato questa confusione e ci le alte sinarchie che lavorano per il nuovo ordine mondiale, continueranno ad alimentare le false notizie e quindi per fare solo un esempio, tutte le recensioni che si sono fatte e si faranno sul Requiem attribuito ad “Amadeus” che di Mozart non è se non al venti per cento, continueranno a parlare del “grande capolavoro del genio salisburghese” nonostante che dagli anni settanta la musicologia ufficiale ha dovuto accettare questa verit . Comunque più che remarmi contro, mi ignoreranno cercando di screditare quello che affermo con la forza della verit  e della ragione.

In copertina, il sole di una spilla in oro, fotografata per gentile concessione di Sua Altezza reale, la principessa Beatrice di Borbone, una scelta che sottolinea la volont  di restituire la verit  a un primato?

La verit  è la verit , come quella che va sicuramente raccontata sull’unit  d’Italia, azione bellica che coglie totalmente impreparato Francesco II che, all’epoca sovrano del regno delle due Sicilie, afferma Noi siamo in pace con tutti, perch ci attaccano? Questa è una bella domanda a cui noi, dobbiamo sempre sforzarci di rispondere costi quel che costi, il nostro territorio, la Magna Grecia, ha regalato tanto all’umanit  come tutte le grandi civilt . La spilla di Beatrice di Borbone che compare sul libro sicuramente è il simbolo dei nostri primati che ormai è inutile elencare, ma è anche il simbolo del Sole del nostro Sole quello che oscurer  il Sole nero dei manipolatori del mondo.

Un genio brilla tra molti, Domenico Scarlatti,riconosciuto o ancora poco visibile?

Domenico Scarlatti è un genio riconosciuto a met , infatti è noto solo per l’immenso corpus delle sue sonate per clavicembalo ma la musica sacra e la musica strumentale da lui scritta, sono ancora ignorate, come ignorate le sue Serenate ed Opere. Da qualche hanno ho trascritto le diciassette Sinfonie conservate presso la Biblioteca Nazionale francese di Domenico Scarlatti e spero che qualcuno trovi le risorse per farne una ottima registrazione discografica.

Dopo questo libro, ha sotto tiro altre bugie artistiche da smantellare?

Più che svelare bugie artistiche, ho voglia di ridare alla luce con esecuzioni le composizioni dei nostri antichi maestri, nel mio prossimo libro, grazie anche alla collaborazione con l’Istituto di Cultura Lermontov presieduto da Carmine Zaccaria e con il sostegno della mitica Controcorrente Edizioni, cercherò di portare alla luce capolavori di scuola musicale napoletana conservati nelle grandi biblioteche russe. Cito per tutti il grande Francesco Araja che ha il merito di aver scritto per primo un’opera in lingua cirillica. Ma questa è un’altra storia.

In foto, un’immagine di Enzo Amato

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