La didattica museale è questione centrale nell’attuale dibattito sul sistema dell’arte contemporanea e sull’evoluzione del museo, che oltre ad essere uno straordinario attrattore di flussi finanziari, crocevia di inedite pratiche artistiche, vuole proporsi come motore di nuove strategie educative, luogo del dialogo e dell’ospitalit , dell’incontro con l’altro. In questa prospettiva, la Fondazione Filiberto Menna propone dal 2007 laboratori didattici finalizzati alla sperimentazione del valore educativo dell’arte contemporanea e del museo attraverso il confronto con giovani, ma gi  affermati, artisti. A partire dall’incontro con gli artisti e con la loro opera, gruppi di studenti del Corso di Laurea in Scienze dei Beni Culturali e della Laurea Magistrale in Storia e Critica d’Arte dell’Universit  di Salerno elaborano, con la guida di operatori specializzati, percorsi didattici che dagli stessi studenti sono proposti agli alunni delle scuole elementari salernitane.
L’obiettivo di queste attivit  è quella di permettere ai ragazzi di avere un contatto diretto con il mondo dell’arte contemporanea per cercare di capirne linguaggi e dinamiche. Nel 2007, dalla collaborazione della Fondazione Filiberto Menna con operatori del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli, tra le realt  educative dedicate all’arte contemporanea più note e consolidate a livello internazionale, nasce Imparare al museo. L’artista l’opera il pubblico, un ciclo di laboratori e workshop con artisti, che ha dato l’opportunit  agli alunni delle scuole elementari di conoscere diverse pratiche artistiche e di cimentarsi con esse.
Nel 2009, in occasione della mostra La linea analitica dell’arte contemporanea dedicata a Filiberto Menna, il lavoro degli artisti è stato il punto di partenza per l’elaborazione di Singolare, Plurale un percorso laboratoriale che ha permesso ai bambini di interpretare attraverso specifiche attivit  pratiche alcuni concetti tematizzati nelle opere esposte. Nel 2010 il ciclo Imparare al museo prosegue con un doppio laboratorio Le forme dell’opera e Il museo delle meraviglie realizzato per La mostra è aperta. Artisti in dialogo con Harald Szeemann.
A partire dalla pluralit  dei linguaggi artistici in mostra e raccogliendo la suggestione del museo delle ossessioni teorizzato e praticato da Szeemann, è stata data ai bambini l’opportunit  di riflettere sulle diverse forme assunte oggi dall’opera d’arte e di costruire un proprio museo attraverso oggetti del quotidiano.
Immagine e Immaginazione è invece il titolo del laboratorio ideato per la mostra L’intervallo necessario. Artisti in dialogo con Gillo Dorfles dove fulcro delle attivit  didattiche è stata la riflessione critica sulla necessit  di una “pausa”, che ci permetta, in un presente caratterizzato da un assedio comunicativo, di accostarci alle immagini con maggiore consapevolezza per operare scelte libere e autonome.
I laboratori didattici permettono di vivacizzare spazi cittadini solitamente chiusi o inutilizzati, sono un momento di crescita e di riflessione non solo per i bambini che partecipano, ma anche per gli studenti universitari che possono incrementare le proprie conoscenze grazie all’incontro diretto con gli artisti, le loro opere e professionisti della didattica museale.

Nella foto, laboratorio didattico con l’artista Mariangela Levita, ciclo Imparare al museo. L’artista l’opera, il pubblico, in collaborazione con il Castello di Rivoli, Complesso Monumentale di Santa Sofia, Salerno 2007.

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