Un capello di Elvis Presley, la chitarra di Jimi Hendrix, la morte di Paul McCartney. Tutto il rock è nutrito da leggende che alimentano le “vite segrete” dei propri protagonisti, riuscendo spesso ad appassionare più della musica stessa. Non a caso, Luca Di Persio nel suo romanzo “Momento Zero”, nell’agosto 2011 collocava Jimi Hendrix, Elvis Presley e Jim Morrison (passando per James Dean, la Monroe fino a Michael Jackson) vivi e vegeti a godersi pensionamento anticipato su un isola deserta, lontani dalle pressioni mondane della fama.
Questa realt parallela, che purtroppo per i fan è pura finzione, grazie alla costanza e alla passione di due giornalisti Carmine Aymone e Michelangelo Iossa e alla collaborazione del Consolato Generale degli Stati Uniti a Napoli, l’ufficio UK trade&investiment dell’Ambasciata Britannica e il Comune di Napoli non resta confinata nei sogni infantili. Chi infatti facesse capolino al PAN in questi giorni (fino al 24 febbraio), si ritroverebbe catapultato in un atollo satellite di quell’ “Electric Ladand” di sua Maest Jimi Hendrix (che nel novembre 2012 avrebbe compiuto 70 anni), della sua Fender Stratocaster- suonata rigorosamente nel verso sbagliato, perch mancino e miti passati e recenti del rock e non solo.
Rock!3, dopo il clamoroso successo delle due edizioni precedenti, irrompe nelle sale di Palazzo Roccella(oltre mille metri quadri di esposizione suddivisa in 9 aree tematiche), per celebrare il re assoluto del genere e i 60 anni della Fender che proprio Hendrix ha contribuito a rendere grande, con un’intera sezione a loro dedicata.
Tra memorabilia, gadget, autografi, biglietti originali mai vidimati, strumenti e una sezione dedicata al “moog” e all’effetto rivoluzionario che ha avuto per la musica elettronica, gli spettatori si troveranno catapultati in quello che non è un semplice amarcord, ma un ponte tra mondi e generi diversi.
Ne è un esempio la sezione, quasi una mostra nella mostra, dedicata a Bruce Springsteen, “Like a Vision”. Un omaggio al fitto rapporto tra “The Boss” Springsteen e il linguaggio cinematografico che diventa un excursus tra kolossal americani e legenda cantautorale. E proprio lungo questa “route 66”, che accoglie dischi in vinile, documentari, strumenti e omaggi ai brand leggendari del rock (come la “tongue” la celeberrima linguaccia degli Stones, e lo “yellow submarine” dei Beatles), troviamo una particolarissima sezione dedicata al palcoscenico rock napoletano e ai suoi “neri a met “.
Un’intera sezione dedicata al lazzaro felice, la più grande in Italia riservata a Pino Daniele, e l’omaggio a Mario Musella. Potrebbe sembrare un semplice cameo quello dei rocker napoletani e della loro sezione “Napoli strizza l’occhio al ROCK”, ma oltre che un importantissimo tassello nella cultura rock mondiale, è quasi una prova generale. Come racconta Michelangelo Iossa, la sezione con un po’ di fortuna diverr un cardine del panorama museale partenopeo, con una mostra permanente. Trascinando con s le testimonianze di una tradizione mai sbiadita e un legame attestato dalla corsia preferenziale instaurata tra Napoli e gli States.
Tra le dieci illustrazioni di Guido Crepax, il pap di Valentina, realizzate per Peppino di Capri, Ranieri e Renato Carosone ecco spuntare la presentazione (prevista per il 15 febbraio proprio al PAN) del CD “NapoLIverpool – Piero Gallo suona i Beatles” e Mr Paul Whitehead direttamente da Los Angeles, accompagnato dalle più celebri copertine firmate per gruppi del calibro dei Genesis e gli italiani Le Orme.
Una mostra sui generis che trova la piena realizzazione ogni sabato con uno dei momenti caratterizzanti della kermesse Baby Rock. Un percorso grafico, pittorico e musicale di un’ora (11.00-12.00) per avviare i più piccoli (4- 10 anni) all’immenso patrimonio genetico della cultura rock napoletana e al linguaggio creativo in tutte le sue forme. Accompagnati da due neri a met , dalla Fender Stratocaster di Jimi Hendrix e la sua “corte”.
L’ingresso è gratuito, la mostra è aperta al pubblico fino al 24 febbraio.
Pan Palazzo arti Napoli, via dei Mille 60
Per saperne di più
www.palazzoartinapoli.net
Pagina Facebook della mostra Mostra Rock Napoli
In alto, la chitarra di Jimi Hendrix, In basso, Rock secondo Lello Esposito e uno scorcio della mostra