La postura di una persona è il risultato della sua visione del mondo tutte le esperienze vissute nel corso di una vita contribuiscono a determinare il modo in cui il nostro corpo si relaziona con la realt  che lo circonda. da questa affermazione che si sviluppa l’analisi di “In ascolto del corpo. Psicologia posturale sistemica” (Edizioni Venetucci, pagg. 139, euro 13), frutto della collaborazione tra l’autrice, la psicologa e psicoterapeuta napoletana Gaia Rettura, e un gruppo di posturologi basata su un lavoro di osservazione congiunta dei pazienti e di condivisione dei diversi approcci terapeutici. La psicologia posturale intende studiare le potenzialit  che il corpo è capace di esprimere nel dialogo con noi stessi e con gli altri, attraverso l’attivazione di molteplici punti di osservazione per avere un quadro terapeutico che sia il più articolato possibile. necessario, quindi, ragionare in un’ottica di tipo sistemico, in cui la tradizionale dicotomia tra il fattore organico e quello psichico non ha più ragione di essere poich i fenomeni vengono studiati nella loro globalit , partendo dal presupposto che “tutto è comunicazione” e anche la postura è una modalit  per inviare messaggi all’esterno.
“Il corpo è il diario che non abbiamo dovuto scrivere, perch lo ha fatto lui per noi, archiviando tutto, ricordando tutto”, scrive l’autrice nel libro l’andatura, lo sguardo, il tono di voce, le diverse espressioni del volto di una persona ne raccontano la biografia con precisione e accuratezza. Da qui la necessit  per il terapeuta di accostarsi agli altri con grande apertura e rispetto verso “una complessit , una totalit , un corpo ed un’anima che hanno raggiunto quella loro unicit  ed armonia con un intenso lavoro”. Dall”osservazione non deve scaturire un giudizio verso il paziente, ma al contrario deve prevalere lo sforzo di comprensione che soltanto un atteggiamento di ascolto attento può garantire il terapeuta deve riuscire “a fare silenzio dentro di s, creare il vuoto affinch un nuovo pieno possa trovare posto, accoglienza e comprensione”.
Nelle pagine di “In ascolto del corpo” Gaia Rettura analizza i diversi tipi di postura, le parti del corpo con le loro funzioni e significati, gli stili di personalit , la gestione della relazione terapeutica. Sebbene il libro sia stato pensato come strumento utile per la formazione dei terapeuti, anche il lettore che non sia addetto ai lavori può trarne interessanti spunti di riflessione, talvolta anche illuminanti. In particolare emerge con forza l’invito ad incuriosirsi all’essere umano, a non dare nulla per scontato n ragionare in termini categorici, a coltivare sempre il dubbio come risorsa per aprirci al mondo.

Quei segnali da ascoltare

Gaia Rettura è psicologa e psicoterapeuta a indirizzo sistemico-relazionale e familiare, counselor formatore in ambito clinico ed aziendale nonch mediatore familiare. Si occupa da anni di terapia integrata sia come clinica che come ricerca e formazione. psicologa della scrittura e perito grafico.
I segnali che il corpo ci invia sono sempre chiari ed evidenti? Il corpo ha una naturale predisposizione a manifestare le sue reazioni o può anche utilizzare un linguaggio ambiguo e di difficile decifrazione?
“Il corpo comunica sempre e non mente, ma i suoi linguaggi spesso non sono da noi ascoltati e presi in considerazione. Non si tratta, quindi, di un linguaggio ambiguo, quanto piuttosto di una modalit  di comunicazione cui si presta poca attenzione e conoscenza.”
Nel libro lei parla di “memoria emotiva del corpo”…
“Il corpo ha una memoria diffusa ed articolata; la qualit  emotiva è sicuramente molto significativa in quanto attribuisce senso e determina i colori con cui definisce gli eventi della storia di vita dell’individuo.”
Da molto tempo collabora con specialisti in posturologia. Come si è avvicinata a questa branca della scienza medica e che esperienza ne ha ricavato?
“Da molto tempo collaboro con equipe di cura multidisciplinare, fra cui specialisti in posturologia. La mia esperienza è di una sempre maggiore necessit  di lavorare e cooperare per la diffusione di un approccio di cura al paziente ed un modello terapeutico che restituiscano alla persona complessit , consapevolezza ed unit .”
Tra gli psicologi e psicoterapeuti c’è apertura o diffidenza verso la posturologia?
“C’è, più che altro, ancora una scarsa conoscenza di questa disciplina di cura e della sua portata vasta, complessa e multidisciplinare.”
La psicologia posturale è applicata più alla terapia individuale o a quella di gruppo?
“La psicologia posturale nasce da questo mio lavoro clinico individuale con il paziente ma, ultimamente, proprio sulla base delle sue potenzialit  a livello di prevenzione e di conoscenza di s, e di varie richieste a riguardo, sono in partenza dei gruppi esperienziali sul tema.”
Cosa intende quando nel libro fa riferimento all’egoismo del terapeuta?
“Intendo il             6               tipo di spinta che orienta il pensare, il sentire e l’agire del terapeuta, che rischia di rispondere e corrispondere più a bisogni ed istanze proprie dello stesso, che ad un vero e proprio movimento disinteressato verso s ed orientato all’altro ed alla sua cura.”

Nelle foto, la copertina e l’autrice

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