Parte a Napoli “Arteteca ludoteche museali”. Il progetto contro la povertà educativa minorile finalizzato alla realizzazione di due spazi permanenti di apprendimento e di gioco: uno presso il Pio Monte della Misericordia, nel cuore di Napoli (via dei Tribunali 253), e l’altro presso l’Anfiteatro campano e museo dell’antica Capua, a Santa Maria Capua Vetere (via Roberto d’Angiò 48). Un valido strumento per contrastare il fenomeno, straripante in Campania, e valorizzare il patrimonio storico-artistico in chiave civica e sociale.
Selezionato da “Con i bambini impresa sociale” nell’ambito del “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile”, coinvolge 200 bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni, residenti nella IV municipalità del comune di Napoli (quartiere San Lorenzo) e a Santa Maria Capua Vetere. Piccoli destinatari che versano, in gran parte, in una condizione di povertà educativa, individuata attraverso indicatori qualitativi e quantitativi che vanno dall’isee familiare alla frequenza scolastica, dalla partecipazione ad attività ludico-formative territoriali alla presa in carico da parte dei servizi sociosanitari.
Il Fondo nasce da un’intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il forum nazionale del terzo settore e il precedente governo che ha riconosciuto un consistente credito d’imposta avente una dotazione triennale di 360 milioni di euro a favore di interventi utili a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l’impresa sociale “Con i Bambini”, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla Fondazione “Con il sud” (www.conibambini.org).
L’idea è di avviare un servizio culturale e sociale per l’infanzia che resti attivo anche oltre i 30 mesi previsti dal progetto, attivando una politica di disseminazione e di sostenibilità finanziaria con finalità educativa e di valorizzazione delle ricchezze storico-artistiche territoriali. Il primo passo in questo senso è la creazione di un label “Arteteca – Ludoteche museali contro la povertà educativa” che unisca le ludoteche che nascono col progetto e quelle che nasceranno in altri siti museali mutuandone le finalità e la metodologia.
La rete di ludoteche contrassegnate dal label condurrà un’unica politica di raccolta fondi presso donatori aziendali e privati e parteciperà congiuntamente a nuove progettualità connesse a fondi nazionali o comunitari, pubblici o privati, ma, soprattutto, si porrà come servizio sul mercato dell’offerta socio-educativa e culturale, accogliendo in prospettiva bambini provenienti da ogni condizione sociale (a seguito di una contribuzione progressiva che ne consenta a tutti la fruizione).
Le ludoteche saranno attive per 18 ore a settimana: dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18 e sabato o domenica dalle 10 alle 13. Si realizzeranno attività coerenti con lo sviluppo fisico, cognitivo e relazionale del bambino, sulla base di un progetto educativo individualizzato. Attività che andranno a supportare e integrare le azioni di didattica museale già presenti nei siti artistici e archeologici coinvolti e che saranno fruibili anche da parte di bambini che arrivano con la scuola e per le famiglie di turisti e residenti, ponendosi come servizio a valore aggiunto dei luoghi della cultura e dell’arte.
Arteteca supporta anche le famiglie attraverso il sostegno logistico nell’accompagnamento dei bambini alla ludoteca con un servizio di minibus, tirocini formativi retribuiti destinati ai genitori con forte disagio economico, screening pediatrico teso a individuare o prevenire conseguenze della povertà educativa sulla salute psico-fisica dei bambini, l’apertura ad apporti volontari e mutualistici verso famiglie di diversa estrazione socioculturale.
«I dati riportati nel Rapporto sulla povertà educativa da noi promosso – dichiara Carlo Borgomeo, presidente di Fondazione con il Sud e impresa sociale Con i bambini – fanno emergere che i comuni delle province campane sono tra quelli in cui mancano i più elementari servizi per la prima infanzia, a scapito del cospicuo numero di minori di età compresa tra 0-2 anni. Basti pensare a quanti bambini non hanno la possibilità di frequentare un asilo nido, una ludoteca, o a quanti non hanno accesso ai servizi di base necessari alla loro crescita psicofisica».
La sfida è quella di mettere in campo iniziative guidate da enti del terzo settore che siano capaci di contrastare il fenomeno della povertà educativa minorile generando buone pratiche e coinvolgendo non sole le scuole ma le intere comunità.
«Cooperare con la scuola e la famiglia e interpretare lo straordinario patrimonio storico-artistico italiano come risorsa per lo sviluppo delle comunità e come opportunità per le generazioni più giovani e più fragili», è il quotidiano e concreto obiettivo espresso dalla responsabile del progetto Carla Capaldo dell’associazione CO.R.A. Onlus Napoli.
Domani, alle 15, presso la Casa delle Arti e dei Mestieri del Pio Monte della Misericordia, si terrà l’incontro sul tema “Costruire la comunità educante” a partire da una sperimentazione su spazi e metodi, rivolto in particolare a docenti, operatori culturali e socio assistenziali. Un’occasione per presentare i contenuti e gli aspetti organizzativi del progetto, oltre che i termini di adesione, alla città e al pubblico.
Ai saluti istituzionali del sindaco di Napoli Luigi de Magistris, dell’assessore alla scuola Annamaria Palmieri, del presidente della Fondazione Banco Napoli Assistenza Infanzia Patrizia Stasi, del Direttore del Polo Museale della Campania Anna Imponente e del Soprintendente del Pio Monte della Misericordia Alessandro Pasca di Magliano, seguirà un confronto sulle politiche culturali tra settore pubblico e privato, messe in campo per sperimentare forme di contrasto efficaci e innovative alla povertà educativa e individuare concreti strumenti per la buona crescita del bambino tra corpo, mente e ambiente sociale.
Se ne discuterà, tra gli altri, con Ugo Marani, professore di economia e finanza internazionale all’università degli studi di Napoli L’Orientale, Enrica Morlicchio, ordinario di Sociologia economica alla Federico II, Alfredo Guarino, direttore della scuola di specializzazione in Pediatria dell’ateneo federiciano e Maria De Biase, dirigente dell’I.C. Santa Marina Policastro (SA).
L’evento è riconosciuto dal MIUR come formazione per il personale docente in ruolo, previa iscrizione sulla piattaforma S.O.F.I.A. (http://sofia.istruzione.it/) entro la giornata odierna con titolo “Arteteca_Costruire la comunità educante” oppure codice 15563.
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