Il percorso artistico scandito come le tappe di un libro appassionante. Così l’artista multimediale Dino Izzo, tra i fondatori del gruppo Virus di Napoli negli anni ottanta,  concepisce il movimento della propria creatività (foto) e lo mette in mostra nella personale Capitolo XI che inaugura  nel centro storico di Maratea, in via Mandarini (galleria  DNA MarateaContemporanea) sabato14 luglio, dalle 19. Accompagna i lavori esposti fino al 24 luglio un testo di Pasquale Persico.
L’iter espositivo comincia con le “Scritture illeggibili”, “Ogni linea un’onda del mare”, “Lettere sballottate a mare” e continua con il “Catalogo delle cime da scalare”.
Viaggio tra segni, disegni, fotografie, scritture e  reading all’esterno dei locali della galleria (ore 21):  si potranno ascoltare Traduzioni in lingua napoletana di brani su artisti storici.
L’artista parte da un segno libero, veloce, automatico, tracciato a occhi chiusi, dopo un lungo tempo di concentrazione, una sorta di meditazione. «Inizio tracciando segni più o meno spontanei – spiega- attribuendo titoli suggeriti dalle forme intraviste. Sia i segni che i titoli mi forniscono il tema delle opere: quadri, sculture, installazioni, video, testi».
Scrive Persico: «…Questa volta la decodifica dei segni creati nel buio temporaneo visivo e della mente, come metodologia, porta a ridefinire un campionario infinito di forme, solo apparentemente astratte, spesso da specificare nel tempo in relazioni inattese, e così i segni diventano possibili combinazione di un codice genetico fatto di segni connessi e colori che il laboratorio membrana di Izzo fa esprimere come porosità al quadrato tra arte e la città degli uomini (cité e non ville)…».

 

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