Si inaugura oggi alle 17 la mostra Luxovisioni, pixfoil e altre storie, ospitata fino al 20 dicembre nella galleria Movimento Aperto (Ma) di Ilia Tufano (Via Duomo 290/c). Protagonista e la coppia formata da Fabio Barisani (figlio di Renato) e Luca Spagnoletti, il primo con le sue immagini, il secondo con i suoi suoni per un allestimento composto da 12 frame di Barisani stampati su lastra di alluminio e uno schermo che proietter immagini di forme, oggetti reali i cui contorni sono modificati digitalmente fino a renderli irriconoscibili, ma anche non-oggetti. Accompagnati dalla musica di Spagnoletti, flautista di formazione ma oggi musicista elettronico. “Si tratta di una musica estremamente raffinata, non invasiva, leggera spiega Ilia Tufano”.
La mostra è introdotta dal testo di Dario Giugliano La potenza dell’astr-azione. I video saranno proiettati anche nei giorni 23/11, 29/11, 06/12 e 13/12, dalle ore 17 al-le 19. E in occasione della proiezione di questo sabato, sar possibile assistere alla performance musicale dal vivo di Luca Spagnoletti.
La collaborazione tra Barisani e Spagnoletti nasce nel 2008 col gruppo Re_Edit, ogni audiovisivo si costituisce in un’animazione astratta la parte musicale è costantemente frutto di elaborazioni digitali, mentre quella video è organizzata nell’uso misto tra videoripresa, fotografia e costruzioni completamente sintetiche. Dal 2011 la loro collaborazione prosegue nel progetto Pixfoil.
“L’arte elettronica -scrive Dario Giugliano-, la computer art in tutte le sue infinite forme di manifestazione ci metterebbe di fronte al paradosso di un’immagine artificiale completamente costruita, che solo a posteriori potrebbe essere messa a confronto con la realt , da cui ovviamente mai si potrebbe dire che derivi. […] Quello che qui conta è appunto vedere ciò che egli fa e, facendolo, ci insegna – soprattutto a guardare; […] Primo, che il rapporto tra realt e rappresentazione in generale è molto più complesso di come millenni di platonismo ci hanno insegnato a credere. Secondo, che l’arte è, da sempre (e in ogni sua forma) un processo di astrazione altrettanto complesso.”