Credo che siano sempre esistite dalla notte dei tempi. Anche nell’epoca greco-romana quando solo gli uomini potevano recitare e interpretare i ruoli delle donne, ma la storia continua nel tempo, fino ad arrivare in epoca moderna dove le nostre metteranno alla berlina i tic, le manie e i difetti della societ contemporanea con divertenti battute, belle canzoni e rivisitazioni di personaggi famosi inventandosi nomi eccellenti come Simona Sventura, Luciana Colpizzetto e tanti ironici nomignoli.
Oggi le Drag Queen sono un fenomeno apprezzato e seguito dal grande pubblico, e tante di loro hanno fatto storia e sono diventate famose, come le politicizzate- Pumitrozzole che ricordo in un famoso spettacolo dal titolo “La difficolt di essere omosessuale in Siberia”
Le Pumitrozzole, collettivo canoro en travest che circolò per eventi, discoteche e feste danzanti negli anni ottanta escono dalle file del K.T.T.M.C. & C. (Kollettivo Trousses Merletti Cappuccini e Cappelliere), uno dei primi gruppi teatrali gay che si distinsero sulla scena del teatro underground degli ultimi anni settanta. Dalle Pumitrozzole è nata la star televisiva Platinette. Da quei lontani anni ne sono passate di drag sotto i ponti, ma ancora prima di uomini che hanno spettacolarizzato le donne facendone ironiche parodie ce ne sono stati tanti, come dimenticare le “Sorelle Bandiera? Ma anche nel periodo fascista Tedesco se ne trovano tracce nel testo di Martin Sherman dal titolo “Bent”.
Gi ma cosa è una Drag Queen?
Bella domanda. Ma come al solito, gli USA e la televisione ci vengono incontro. Fino alla fine degli anni 90, la mancanza di internet, delle tracce digitali alla portata di tutti, dei negozi cinesi, e la difficile reperibilit di materiale ad hoc, faceva in modo che una Drag dovesse realmente inventarsi tutto da zero, e proporre sempre un prodotto artigianale. Le realt in cui esibirsi erano veramente poche e stabilivano in maniera decisiva la tipologia di spettacolo e di Drag, molto più di adesso.
Ma anche nella nostra bella citt abbiamo famose Drag che hanno portato lustro in Italia e all’estero esibendosi con grande professionalit e ricercatezza dei personaggi, parliamo della più famosa Mariano Gallo in arte “Priscilla” Apprezzato attore teatrale, cui rivolgiamo alcune domande.
Come nasce Priscilla?
Miss Priscilla nasce ufficialmente per il grande pubblico, nel programma tv “Al Posto Tuo” in onda su Raidue e condotto da Alda d’Eusanio nel 2005. Fino a quel momento non s’era mai vista una drag in Rai, specialmente in fascia super protetta… il che porta a Priscilla parecchia notoriet e visibilit . E ospitate anche in altri programmi televisivi.
Precedentemente svolgeva tutt’altro lavoro… ballerino, istruttore di fitness… e per arrotondare ragazzo immagine e spogliarellista! parallelamente però ha sempre coltivato la sua più grande passione il teatro…
Mi piace molto il mio lavoro e mi ritengo molto fortunato. è una passione più che un lavoro… una passione che nasce prima ancora col teatro. Vivo il lavoro di Drag Queen con lo stesso impegno e professionalit con cui affronto un personaggio teatrale. Questo mi permette di presentare al pubblico una Priscilla che non è soltanto la comune Drag che interpreta un brano musicale in playback, ma un personaggio che sa tenere il palco, che tiene viva l’attenzione del pubblico anche per 2 ore sapendo bilanciare ironia, autoironia, intelligenza e preparazione. Motivo per cui Priscilla lavora in radio, in teatro, intrattiene pubblico di ogni et in Italia ma anche all’estero. Comunque consiglio a chi vuole intraprendere questo lavoro e di non essere banali e approssimativi. Come in tutti i settori e in ogni lavoro bisogna studiare, prepararsi… fare continue ricerche. non sottovalutate mai il pubblico perch è il miglior critico. fate chiarezza soprattutto con voi stessi… Drag Queen non vuol dire gay, bisex, trans, travestito… non c’entra nulla con la propria identit sessuale… si tratta di spettacolo. Create un personaggio unico, non la parodia o l’imitazione mediocre di qualcos’altro. Offrite qualcosa di esagerato e inarrivabile… l pubblico dovrebbe pensare che una drag queen vuol dire irraggiungibile… deve poter ritrovare in una drag la fantasia.
Un sogno?
Uno soltanto? Ne ho tantissimi… troppi forse. Se parliamo di un sogno di Priscilla, quindi lavorativo,
sicuramente condurre un programma tv… non notturno… un talk pomeridiano sarebbe il massimo… e troppo divertente.
Progetti futuri?
Continuare a divertirmi e far divertire. ontinuando a crescere come artista.
Un grande in bocca al lupo al nostro artista.
E nella nostra bella citt , contenitore di un continuo fermento evolutivo di “Freschezza” intellettiva è creativit , troviamo un altro nome, senza fargli nessuna domanda pubblichiamo una sua biografia.Vincenzo de Lucia nasce a Napoli il 23 Luglio del 1987. Sin da piccolissimo mette in luce un temperamento ed una personalit abba 6 è« « o è á « s pt B L libri n e B link B B d d B d d « B pG B B «7 B e « B E B B èMODE B H l è NO è B B» OJ B e
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èî B B ï è B ï B î B î ïè è B ï«è B ï B è BáØ ïî B x îè B ï B èè B è î B ea B Bstanza singolari. A soli cinque anni infatti, diversamente dalle abitudini di ogni bambino, Vincenzo predilige ritagliarsi uno spazio solitario nella sua stanzetta, dove sistemare sedie e impugnare una cartellina per immaginarsi davanti a una telecamera e replicare a suo modo il “Maurizio Costanzo Show” il baffo finto, un enorme cuscino sotto la maglietta e indosso, una giacca gigante del suo pap … Nel 2009, un amico gli segnala la possibilit di partecipare a un premio intitolato al più grande imitatore e trasformista Italiano, Alighiero Noschese, e cos ,on avendo mai messo da parte il “gioco” dell’imitazione, tenta, partecipandoci, seppur in maniera disillusa. E’ il destino a riservargli una piacevole sorpresa, quella partecipazione infatti, gli vale il titolo di miglior imitatore e trasformista campano dell’anno 2009/2010. Da alloraVincenzo porta in giro nei suoi show, imitazioni di soli personaggi femminili, en travest, ossia con una caratterizzazione totale, attento ai particolari.
Nel suo repertorio le conduttrici nazional popolari come Mara Venier, Maria De Filippi e Barbara D’Urso, la giudice dei talent Mara Maionchi, la cantante Ornella Vanoni, la verace Maria Nazionale nella versione Sanremo 2013 e altre. Non solo imitazioni però, il percorso del giovane De Lucia, di l a poco si arricchisce di partecipazioni preziose in compagnie teatrali al fianco di Corrado Taranto, Lara e Ingrid Sansone, Gino Curcione, Salvatore Misticone, lo stesso Pino De Maio con il quale realizza un’opera musicale dal titolo “Marialuna…una vita tutta in salita”, registrata per la Rai.”
Chiudiamo la nostra storia con la famosa frase “Noi viviamo in una dimensione a met tra il sogno e la realt la favolosit ! Miss Vida Boheme Parole estrapolate dal film “A Wong Foo, grazie di tutto July Nwemar"
SE IL NOME FA L’ABITO
Drag Queen, tradotto alla lettera significherebbe “regina posticcia”. Una sorta di oggetto kitsch ambulante che, nella sua immagine esagerata e caricaturale, si rivela immediatamente come finto. Ecco, immaginatevi tutto questo applicato a un uomo e alla sua psicologia. Una drag queen non è un uomo vestito da donna, ma appartiene al palcoscenico si esibisce nei locali cantando in playback hit delle icone gay (“Splendido splendente” della Rettore, per dire, è un classico). Il grado di perfezione raggiunto nell’abbigliamento, nel trucco, e in generale nel costruire la propria figura, fa di queste creature delle regine dell’interpretazione. La drag queen ha maggior successo se è un uomo visibilmente maschile il contrasto tra l’origine e il risultato genera comicit e d carattere. Notoriamente, la drag queen possiede anche un’abile dialettica che le consente di fronteggiare qualsiasi persona o situazione, uscendone teatralmente a testa alta.
Drag queen è un termine inglese per definire attori o cantanti (detti Drag singer), in prevalenza (ma non necessariamente)gay o transgender , che si esibiscono in canti e balli, di frequente dai connotati maliziosi, indossando abiti femminili. Le donne che recitano in abiti maschili sono invece dette drag king,
In lingua inglese il solo termine "drag", in questa accezione, significa portare abiti caratteristici del sesso opposto, ed è usato come verbo o come aggettivo, ma non come sostantivo.
In Italia il termine "drag queen" è spesso abbreviato semplicemente in "Drag" (esempio " una Drag celebre"), cosa non possibile in inglese, dato che la parola "drag" usata come sostantivo ha molti altri significati ("She’s a notorious drag", in particolare, significa " notoriamente una scocciatrice"…).
Il termine non si applica alle persone transessuali che hanno effettuato il cambio di sesso, e generalmente neppure ai travestiti che si travestono per fini diversi da quello dell’intrattenimento e dello spettacolo.
Un altro significato del verbo "to drag" è "trascinare"; un’altra linea di pensiero vuole per questo che Drag queen derivi dall’espressione "regina dello strascico", per i vestiti lunghi che le Drag portavano originariamente.
In foto, due immagini di Priscill, al secolo Mariano Gallo