Il giorno in cui ho incontrato Rosario Esposito La Rossa, mi sembra che il cielo sopra Scampia avesse il colore «di uno schermo televisivo sintonizzato su un canale morto». Non ne sono davvero sicuro, ma nella mia memoria il Teatro Area Nord, come gran parte della zona nord di Napoli, ha il fascino di un romanzo cyberpunk ― una decadenza futuristica, una postatomica terra promessa, un ossimoro incarnato in un pezzo di citt  autofaga. Il Vodisca Teatro, gli uffici della Marotta&Cafiero, lo studio di Rosario (abbarbicato in cima ad una scala rossa, sul fianco dell’edificio, come aggrappato alla parete per non cadere) hanno qualcosa che ha a che fare più con le architetture interstiziali di Gibson che con una realt  sociale troppo spesso stereotipata come periferia.

Ho incontrato Rosario perch eravamo entrambi intenzionati a sviluppare un progetto comune sulla poesia haikai, la poesia giapponese collettiva da cui discende l’haiku.
Volevamo organizzare un hanami, una festa per contemplare i ciliegi in fiore, un festival della poesia haikai. Da alcuni anni tengo corsi e laboratori di haikai presso l’associazione che ho fondato insieme a un gruppo di amici e colleghi universitari.
La nostra associazione si chiama Fantasmatica, perch intende albergare al centro di Napoli, negli interstizi dei vicoli che formano il suo ventre più buio, per animare e smuovere la vita culturale partenopea. Intende dare voce ai fantasmi silenti della nostra citt , riscoprirne il volto nascosto ― la nostra stessa voce, troppo spesso nascosta nelle pieghe di una quotidianit  asfissiante.

Se penso a cosa significhi “Fantasmatica”, penso inevitabilmente a Rosario e Lena, al lavoro interstiziale del Vodisca Teatro e della Marotta&Cafiero.
Rosario e Lena scompongono le traiettorie napoletane, sconvolgono gli schemi culturali, sparigliano le carte e rilanciano la sfida su scala nazionale Scampia diventa il cuore pulsante dell’editoria partenopea, delocalizzando e destrutturando un marchio storico della Napoli salottiera.
E mentre l’editoria nazionale langue, e illanguidendosi s’impigrisce sempre più, Rosario e Lena insegnano come sia possibile, oggi, fare cultura e stampare libri, dal basso, con poco, con leggerezza. Con la leggerezza della passione e dell’entusiasmo. Questo è cyberpunk puro. Questa è vera politica.
difficile non lasciarsi coinvolgere dalla passione e dall’entusiasmo di Rosario e Lena, è difficile resistere al loro fascino. difficile non innamorarsi, a prima vista, di questi due ragazzi. Per esserne immuni si dovrebbe essere quel tipo di scettico insensibile che ha deciso di rinunciare alla propria umanit , perch è convinto che il mondo sia storto e che chi è dritto sia solo un errore del sistema. E c’è il rischio che uno scettico simile, incontrando Rosario e Lena, cominci a dubitare del suo stesso scetticismo.

Mi sono subito innamorato di Rosario e Lena, della Marotta&Cafiero, del Vodisca Teatro. Il loro sobrio entusiasmo raddrizza i torti, risistema il mondo, rilocalizza e ristruttura la realt .
Produce cultura. Intraprende azioni e rid  speranza al respiro. Rende giustizia.
La nostra collaborazione non è nulla di simile alle tipiche collaborazioni che s’instaurano nel terzo settore, tra associazioni interessate a progetti comuni. relazione. Una relazione fondata sulla comunione d’intenti, su un identico sentire. Su un’identica idea delle storture del mondo, che si raddrizzano soltanto stando dritti. Sull’identico progetto di fare dei ciliegi di Chiaiano, per esempio, un luogo di poesia, nel senso più largo possibile ― e più profondo ― che ha questo termine “poesia” come produzione di senso, formazione di mondo.

La nostra è, semplicemente, una relazione d’amore. E come non innamorarsi di due ragazzi che, con la semplicit  dell’entusiasmo, realizzano tutto ciò che gli altri, con scetticismo, abbandonano al sospiro di un presunto realismo?

Il nostro progetto iniziale prevedeva un festival di poesia, per celebrare il Giardino delle Farfalle, un orto biologico piantato nel cuore di Scampia, nel Teatro Area Nord. Il giorno in cui ho incontrato Rosario, gli parlai della mia idea di organizzare un hanami tra i ciliegi di Chiaiano, i migliori ciliegi di Napoli e, forse, d’Italia. Da allora, il progetto ha preso una piega di realizzazione tutt’altro che aspettata la prossima primavera, l’hanami non celebrer  il Giardino delle Farfalle, ma le Fattorie Vodisca, un appezzamento di terra, ricca di ciliegi, tra le meravigliose colline di Chiaiano.
Uno rischia di diventare scettico, se pensa a quante cose si possono fare. E rischia di diventare scettico se pensa a come sia facile innamorarsi di due ragazzi che non si limitano a immaginare e progettare un mondo migliore. N si limitano a realizzarlo. Semplicemente, loro sono il mondo migliore, e bisogna essere degli stolti, oltre che scettici, per non apprezzarlo.
Ci si innamora, inevitabilmente, di Rosario e Lena, perch ci si innamora della vita. Come quando, in primavera,             6       i ciliegi tornano a fiorire.

*socio fondatore dell’Associazione Fantasmatica

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